Se non è la “guerra” scatenata lo scorso anno dalla violenta siccità, quella che si sta vivendo in questi giorni tra Piemonte e Lombardia è qualcosa che la ricorda molto da vicino. Gli agricoltori novaresi temono la riduzione drastica – se non il blocco totale – delle erogazioni dell’acqua del Lago Maggiore dalla diga della Miorina a Sesto Calende.
La società di navigazione pubblica del Verbano è già alle prese con il forte abbassamento del livello del lago, che ha già costretto a ridurre la portata dei traghetti e a chiudere alcuni attracchi sulla sponda lombarda. All’origine della questione c’è la forte discesa del livello del Verbano.
I dati di questa mattina confermano una situazione critica: l’altezza del lago a Sesto Calende è di 30.5 centimetri sotto lo zero idrometrico, mentre la quota dell’invaso è di 192,71 metri sul livello del mare, diminuita nell’ultima settimana di poco meno di 30 centimetri. Un calo che si rileva anche nella misurazione dell’afflusso, che oggi è calcolato in 52,8 metri cubi al secondo, classificato come “minimo” e pari al 18,3% della media. Alla diga della Miorina vengono rilasciati questa mattina 124 metri cubi al secondo, pari al 46,8% della media, e ben 53 metri cubi al secondo in meno di quanto veniva rilasciato solo una settimana fa. La riduzione è stata decisa per salvaguardare la possibilità di continuare a garantire il trasporto pubblico della Navigazione, che a quota -40 sullo zero idrometrico rischia lo stop. Ma allo stesso tempo, il calo dell’acqua in uscita verso il Ticino ha messo in allarme il consorzio irriguo Est Sesia e soprattutto gli agricoltori.
“Abbiamo ricevuto – spiega l’assessore all’ambiente della Regione Piemonte Matteo Marnati – una comunicazione da Est Sesia che si appresta a chiudere completamente il canale Regina Elena, che è l’infrastruttura essenziale del sistema irriguo novarese e della vicina Lomellina. Per questo stamattina il presidente Cirio con me e con il collega all’agricoltura Protopapa, ha scritto alla direttrice del Consorzio Ticino, Doriana Bellani, chiedendo di garantire fino al prossimo sabato 12 agosto compreso, la quantità d'acqua utile ed essenziale per tutelare il delicato periodo della spigatura del riso”.
“L’obiettivo – si legge nella lettera inviata dalla Regione - è non incorrere in ingenti cali di produzione, anche stante i noti danni già subiti alle colture nel corso dello scorso anno”. “Sappiamo – conclude Marnati – che il servizio della navigazione è comunque prioritario e va mantenuto operativo per garantire il servizio di trasporto pubblico, ma chiediamo di fare uno sforzo per trovare un equilibrio che sia sostenibile per tutti”.