A Novara non ci sono studenti universitari fuorisede accampati con le tende nei pressi dell’ateneo. Ma questo non significa che non esista un problema molto serio di costi e opportunità di abitazione per gli studenti che arrivano da fuori Novara. “Attualmente – spiega Mattia Colli Vignarelli, consigliere comunale del Pd – le residenze universitarie offrono solo 107 posti letto. E’ evidente che non è un numero sufficiente a fronte della crescente domanda di posti letto per studenti fuori sede nella nostra città: e rimarrà insufficiente anche qualora venissero realizzati i 171 posti letto ipotizzati con la riqualificazione dell’ex Centro Sociale. Bisogna poi ricordare che il prezzo medio mensile di una stanza singola in affitto a Novara fra ottobre 2022 e marzo 2023 risulta di 366 €, al tredicesimo posto in Italia”. Insomma, un vero problema.
Sulla questione il gruppo consiliare del Pd ha predisposto una mozione che sarà discussa in una delle prossime sedute di consiglio comunale, e che è stata presentata in una conferenza stampa questa mattina.
“Pensiamo – spiegano i consiglieri Dem – che il comune debba contribuire, nei limiti delle proprie competenze, a contrastare le disuguaglianze, a tutelare il diritto alla casa e il diritto allo studio, tanto più nell’ottica di valorizzare la propria “vocazione universitaria”.
La mozione formula così una serie di proposte concrete. Si chiede al sindaco e alla giunta di “disporre, anche di concerto con le parti sociali, l’emendamento del Regolamento IMU, prevedendo una maggiore riduzione dell’imposta e dell’aliquota per le unità abitative oggetto di contratti agevolati, inclusi i contratti «per studenti universitari» e una volta adeguato il regolamento di “consentire, come previsto da altri Comuni italiani, la rinegoziazione dei contratti esistenti”. La mozione chiede poi di “attivarsi presso gli enti competenti per la riapertura nel più breve tempo possibile dei termini di partecipazione al fondo sostegno locazione, nonché la modifica dei requisiti di accesso a tale fondo, così da allargare la platea dei potenziali beneficiari agli studenti fuori sede”, attivandosi anche presso gli enti competenti perchè sia previsto un aumento significativo dei contributi provenienti da tale fondo, a cui contribuire anche eventualmente utilizzando risorse proprie, nonché l’aumento della soglia ISEE per la partecipazione al bando.
La mozione propone infine di valutare la destinazione a residenze universitarie in cohousing, co-progettate fra Comune, Università, associazioni ed enti del terzo settore per il primo piano dei ‘mini alloggi’ della parte storica dell’Istituto De Pagave -, valorizzando le possibilità integrazione con i progetti housing first e di . contrasto alla povertà estrema previsti al piano terra degli stessi edifici. L’ultima richiesta è quella che il comune censisca gli alloggi attualmente sfitti nel Comune di Novara e a riportare al Consiglio comunale sulla questione.