"Nella nuova delicatissima fase di guerra commerciale con gli Stati Uniti e di sofferenza per l’economia e l’occupazione piemontese, di tutto avremmo bisogno tranne che di una paralisi dei centri per l’impiego e degli altri servizi per il lavoro. Eppure, la Giunta Cirio e in particolare l’assessore e vice presidente Chiorino non hanno predisposto entro la scadenza del 14 luglio l’avvicendamento alla guida di APL, lasciando allo sbando 920 dipendenti e decine di servizi. APL serve ogni anno più di 200.000 cittadini piemontesi, tra servizi per le persone e servizi per le imprese. Questo ente gestisce infatti la rete capillare dei Centri per l’Impiego (CPI), dà risposta a disoccupati, giovani, persone con disabilità, lavoratori espulsi da crisi aziendali e ha un ruolo strategico nell’attuazione del PNRR e dei fondi FSE+.
Il Direttore di APL è il suo legale rappresentante e, in sua assenza, non c’è nessuno che approvi le variazioni di bilancio, firmi le convenzioni per i tirocini e mandi avanti gli affidamenti dei fondi PNRR per realizzare il Piano di potenziamento dei CPI.
Tutto questo mentre i revisori dei conti il 9 luglio scorso certificavano 126 milioni di euro di crediti (residui attivi) di APL verso la Regione.
Nella legge regionale di riordino, approvata l’8 luglio scorso in Consiglio regionale, Chiorino ha inserito una modifica della disciplina che regola il funzionamento di APL, consentendo che le funzioni dirigenziali possano essere affidate ad interim a un dirigente della Regione Piemonte, ma questa misura è ritenuta illegittima dai sindacati perché configurerebbe uno svuotamento dell’autonomia di APL (che ha una propria personalità giuridica) e violerebbe i criteri di par condicio, trasparenza e libera concorrenza per la selezione dei dirigenti della Pubblica Amministrazione.
Un nuovo direttore ad interim non potrà trovare risorse finanziarie sottraendole al Fondo salario accessorio dei dirigenti. Chiorino ne è consapevole? Per non parlare del carico di lavoro in capo ai dirigenti regionali, che renderebbe impossibile ad uno di loro assumere anche la responsabilità di un ente grande e complesso come APL.
Chiorino il 16 luglio in commissione consiliare ha comunque dichiarato di voler tirare dritto con un incarico ad interim ad un dirigente della Regione, non appena la legge di riordino fosse entrata in vigore il 26 luglio. Eppure oggi è il 5 agosto e non c’è traccia di un atto ammnistrativo che designi un nuovo direttore ad interim. Sarà mai che anche i funzionari regionali abbiano ravvisato qualche incongruenza amministrativa? Perché Chiorino non ha voluto seguire le procedure selettive ordinarie?
Si prospetta dunque un caso estremamente raro e grave: un ente con personalità giuridica autonoma, che per statuto deve disporre di un Direttore quale legale rappresentante e datore di lavoro, è stato lasciato privo di guida. Interi servizi pubblici rischiano la paralisi per pura superficialità amministrativa. A pagarne il prezzo sono i cittadini più fragili ed i lavoratori. E’ la prova della mancanza di senso delle istituzioni dell’assessore Chiorino e dell’intera Giunta Cirio" così Monica Canalis, vice presidente commissione lavoro e formazione professionale del Consiglio regionale.
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