Turismo e accoglienza migranti possono andare a braccetto ma solo con numeri contenuti. Di certo non con l’idea di un hub come quello che vogliono realizzare a Druogno. E’ quel che pensa anche Claudio Cottini.
“La nostra è una valle turistica, il nostro è un Comune che si impegna moltissimo per l’accoglienza turistica ed ora ci troviamo davanti all’ipotesi di ritrovarci con un hub di smistamento dei migranti. Ci opporremo con tutte le forze ma non perché siamo persone che non comprendono, che non siamo accoglienti e non vogliamo integrare ma perché, all’opposto, ci siamo sempre impegnati per fare in modo che le persone arrivate qui da noi in difficoltà dall’Africa o dagli altri Paesi poveri possano davvero integrarsi, col lavoro.”
Così Cottini, ieri pomeriggio, in apertura della conferenza stampa di presentazione della stagione turistica estiva di Santa Maria Maggiore. Che ha subito chiarito: “Abbiamo dato una prova di grande impegno con il Ciss per integrare gli ospiti a Craveggia, e queste persone, che sono 35-40, hanno avuto delle opportunità di lavoro, anche qui a Santa Maria Maggiore. Alcuni di questi ragazzi si sono integrati trovando lavoro anche presso delle strutture private. Siamo preoccupati, mi auguro che questa decisione possa comunque essere rivista anche perché penso che alberghi dentro a dinamiche di rapporti tra il Consorzio Case Vacanze e il Comune di Druogno. Santa Maria Maggiore e tutta la valle investono molto sul turismo, cerchiamo di non vanificare tutto”.