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Attualità | 24 aprile 2023, 15:11

Roberto Fiore a Novara alla vigilia del 25 aprile, protesta Pd

"Quest'onta e questo sfregio avvengono per di più in una città che ha pagato con un doloroso tributo di sangue la Liberazione dai nazifascisti"

Roberto Fiore a Novara alla vigilia del 25 aprile, protesta Pd

A Novara, alla vigilia della Festa della Liberazione, compare nella centralissima piazza intitolata ad Antonio Gramsci un gazebo di Forza Nuova, con la presenza del leader nazionale Roberto Fiore. E subito scatta la polemica. Il circolo del Partito Democratico ha diffuso una nota in cui si parla di “sfregio e onta di ospitare banchetti e presidi di Forza Nuova, partito che raccoglie i peggiori lasciti suprematisti, xenofobi, omofobi, golpisti e paramilitari della vecchia e nuova pseudocultura di estrema destra. Non è mancata nemmeno la presenza del leader nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore, del quale basterebbe ricordare la sua implicazione nel processo per il vile attacco squadrista alla sede della CGIL avvenuto nell'ottobre 2021 a Roma”.

“Quest'onta e questo sfregio – prosegue la nota del Pd - avvengono per di più in una città che ha pagato con un doloroso tributo di sangue la Liberazione dai nazifascisti, che ha ospitato importanti esponenti della Resistenza Partigiana, che ha conosciuto la vergogna delle squadracce fasciste repubblichine, ma che ha anche avuto l'onore di mandare a Roma alcuni Padri Costituenti di primo livello, tra cui il futuro Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e il medico partigiano Piero Fornara”.

Sulla vicenda il Gruppo Consiliare del Pd al Comune di Novara ha presentato un'interrogazione in cui si chiede chi e per quali ragioni sia stata autorizzata la presenza in piazza del movimento di estrema destra.

La nota del circolo del Pd si conclude con una sottolineatura politica: “della Lega del Sindaco Canelli, a Novara, ormai non resta quasi più nulla. Se quella Lega contasse ancora qualcosa, il Sindaco Canelli, che più volte ha ricordato alla cittadinanza le proprie discendenze famigliari partigiane, non avrebbe permesso tale spettacolo indecoroso. Se questo è stato permesso, è perché ormai i nuovi padroni della città sono gli esponenti di Fratelli d'Italia, ben allineati alle quotidiane dichiarazioni indecorose dei La Russa, dei Lollobrigida e di altri esponenti minori ancora più smaccati nel non nascondere quella segreta connivenza col fascismo e col neofascismo che si sta cercando sottilmente di legittimare anestetizzando le coscienze ed abituandoci all'idea che in Italia essere fascisti non sia più un crimine”.

ECV

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