Nelle scorse ore in Consiglio regionale è stato sottoscritto un protocollo che istituisce il coordinamento della "Rete tematica regionale della Guerra e Resistenza" finalizzata alla diffusione e alla valorizzazione della conoscenza storica tramite la rete documentale integrata degli archivi sul ‘900.
L’obiettivo del Comitato è la trasmissione della memoria storica della Resistenza, della deportazione, dello sterminio e delle persecuzioni, dell’internamento militare e di ogni altra vicenda connessa alla Seconda guerra mondiale, nonché lo studio e l’approfondimento della storia contemporanea, la diffusione della conoscenza dei diritti, dei principi e dei valori della Costituzione repubblicana
“Questo progetto - dichiara l’assessore regionale alla Cultura Vittoria Poggio - porta con sé un segnale importante. Lo abbiamo, infatti, portato a termine condividendolo con tutto il consiglio regionale, senza distinzioni partitiche perché la storia e la cultura non hanno colore politico. Per me personalmente è un passo in avanti: è giusto conoscere la storia anche nei suoi angoli più oscuri. Ma se è giusto conoscere il passato - ha aggiunto l’assessore - dobbiamo anche evitare di cadere nell’errore di fare processi sommari e postumi alla storia, che talvolta finiscono per costruire suggestioni sbagliate con attualizzazioni non corrette, finendo così per fare un torto a chi ha subito davvero il peso del totalitarismo”.
Secondo Poggio “raccontare la storia della nostra identità nazionale è importante, ma per abbattere le strumentalizzazioni che ancora oggi inquinano il dibattito nel nostro paese è necessario conoscere”.
“In un mondo sempre più veloce, e quindi con una memoria sempre più labile - aggiunge Alberto Preioni, capogruppo regionale della Lega Salvini Piemonte -, abbiamo una impellente necessità di riscoprire e conoscere a fondo il nostro passato, con obiettività e rigore. Esattamente come questo progetto si prefigge di fare: consegnare ai cittadini piemontesi, e in particolar modo alle nuove generazioni, strumenti realmente efficaci perché ognuno di loro possa sviluppare una coscienza matura e informata di quanto accadde. Che in ultima analisi è l’esatto contrario di quanti la Storia la vorrebbero raccontare riscrivendo o cancellando le pagine del nostro passato”.
La nascita della “Rete tematica regionale della Guerra e Resistenza” ha visto coinvolti il Consiglio Regionale del Piemonte, la Giunta regionale, la Fondazione Polo del ‘900, l’Associazione Memoria della Benedicta, l’Associazione Casa della Resistenza-Parco della Memoria e della Pace di Verbania Fondotoce, la Fondazione Nuto Revelli, il Comitato Resistenza Colle del Lys APS.