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Attualità | 21 marzo 2023, 19:05

Emergenza siccità, la Provincia di Novara attiva il monitoraggio

Emergenza siccità, la Provincia di Novara attiva il monitoraggio

Sulla siccità la Provincia di Novara, pur non avendo competenze specifiche né sul lato delle infrastrutture né su quello della regolazione normativa, prova ad esercitare un ruolo “che è anzitutto - hanno spiegato questa mattina in una conferenza stampa il presidente Federico Binatti e la consigliera delegata all’ambiente Rosa Maria Monfrinoli – quello di monitoraggio delle situazione e di costante contatto con i comuni, l’Autorità d’Ambito, i Consorzi irrigui e le associazioni agricole”.

Del resto la situazione, dopo una estate 2022 molto difficile, si profila come molto problematica.

“Per quanto riguarda l’acqua potabile – ha spiegato Monfrinolici sono dati significativi: 50% in meno rispetto al 2021 di precipitazioni atmosferiche, innalzamento delle temperature di 3/5 gradi, -30 giorni all’anno di gelo con conseguenti diminuzioni di livelli di falda sia superficiali che profonde. A questo vanno agginte le perdite sulla rete di distribuzione dell’acquedotto che, secondo i dati di Acqua Novara e Vco sono del 45%, troppo, anche se in linea con il dato nazionale. Quarantasette Comuni hanno avuto problemi l’anno scorso con riduzioni d’acqua o rifornimenti con autobotti. La strategia prevede interventi come la pulizia dei bacini accumulo e delle canalizzazioni, un’informazione mirata, il controllo dei lavori, l’adozione dei cosiddetti “sistemi intelligenti”, la riduzione delle perdite”.

Per quanto riguarda l’acqua di alimentazione dei sistemi irrigui, Monfrinoli e Binatti hanno ricordato che “il 2021 è già stato problematico e seguito da un 2022 peggiore e da una previsione 23 molto preoccupante.

Le piogge invernali e, soprattutto quelle di febbraio, sono scarsissime nel Piemonte nord- occidentale: ciò che appare estremamente critica è la carenza di precipitazione sul lungo periodo dai 6 ai 12 mesi. Anche per la copertura nevosa, statisticamente l’inverno in corso risulta fra i meno nevosi dal 1999.

Le alte temperature anomale hanno portato alla precoce fusione nivale testimoniata dall’andamento anomalo dei livelli del lago Maggiore.” Su questo fronte la Provincia accompagnerà le sperimentazioni che verranno attuate sulla questione del deflusso ecologico, cioè delle quantità minime di acqua che deve essere garantita al naturale corso dei fiumi, al netto dei prelievi agricoli, per arrivare in un congruo periodo di tempo ad un aumento dei quantitativi di acqua disponibili per l’irrigazione senza creare danni alla vita dei corsi d’acqua.

 

ECV

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