Sostenere la coltivazione idroponica e acquaponica per aiutare l’ambiente, fermare il consumo di suolo, arginare i cambiamenti climatici e promuovere nuove forme di agricoltura in Piemonte. Sono questi gli obiettivi della proposta di consigliere regionale Ivano Martinetti (M5s) che prosegue l’esame in Terza commissione, presieduta da Claudio Leone.
La tecnica idroponica prevede la coltivazione delle piante fuori suolo, ovvero senza terra e grazie all’acqua. Come ha spiegato Martinetti, è un sistema in netta crescita all’estero e permette di risolvere molti problemi legati ai costi di produzione, all’aumento dell’inquinamento ambientale derivante dall’agricoltura intensiva nonché alla carenza di risorse idriche.La coltivazione acquaponica, invece, combina il sistema di coltivazione idroponica e l’acquacoltura: pesci, molluschi, crostacei e alghe, per produrre naturalmente il fertilizzante necessario per la coltivazione di piante in assenza di terra.
Secondo il consigliere del M5s questi due sistemi “rappresentano il futuro dell’agricoltura e possono interessare sia le aree provinciali, sia quelle densamente urbanizzate attraverso lo sfruttamento delle aree dismesse“.
Nella discussione generale è intervenuto Angelo Dago. Relatore di Maggioranza sarà Matteo Gagliasso (Lega), per la Minoranza invece sono stati designati lo stesso proponente e Monica Canalis (Pd).
Autoconsumo energetico
La commissione ha poi deciso l’istituzione di un tavolo di lavoro nell’intento di una proposta comune sulle tre Pdl attualmente in esame sull’autoconsumo energetico.
La 210 “Autonomia energetica regionale e potenziamento degli impianti fotovoltaici attraverso azioni di valorizzazione del ruolo degli immobili pubblici”, a prima firma Stefano Allasia, vuole incentivare la realizzazione e la diffusione di impianti fotovoltaici su immobili pubblici attraverso la concessione di contributi. La 219 “Promozione e sostegno delle Comunità energetiche rinnovabili e degli autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente”, presentata da Alberto Avetta (Pd), ha l’obiettivo di favorire la nascita e lo sviluppo delle comunità energetiche anche in relazione alle caratteristiche del territorio piemontese, che conta un importante numero di Comuni montani e ad alta marginalità. Nella Pdl 221 “Promozione dell'autoconsumo e delle comunità energetiche rinnovabili”, Sean Sacco (M5s) prevede misure di sostegno finanziario per gli studi di fattibilità e la progettazione.
La proposta 216 "Misure di ulteriore incentivazione dell'autoconsumo da fonti rinnovabili" di Raffale Gallo (Pd), seguirà invece un suo iter, in quanto rivolta al Parlamento.
Sono intervenuti Canalis, Gallo, Dago, Sacco e Sara Zambaia (Lega).
Filiera del legno
Infine è proseguito l’esame della Pdl di Paolo Bongionni (FdI) per valorizzare e promuovere la filiera del legno in Piemonte.
Un settore che impiega migliaia di lavoratori in centinaia di aziende specializzate, in Piemonte: “Per la nostra Regione il legno è molto importante, a partire dalla fase iniziale del reperimento, quindi per l’artigianato che rappresenta una delle eccellenze della montagna piemontese. Ma non va sottovalutato l’ambito industriale, con le grandi capacità di innovazione tecnologica. Si tratta perciò d’un settore molto ampio, come testimonia il filone della carpenteria e delle costruzioni: vale il 5% dell’edilizia regionale” ha sottolineato Bongioanni.