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Attualità | 05 gennaio 2023, 13:40

Polizia Postale, 68 gli indagati per pedopornografia in Piemonte e val d'Aosta

Le attività investigative di maggior rilievo nel 2022 sono state le operazioni Meet Up e Area Pedonale

Polizia Postale, 68 gli indagati per pedopornografia in Piemonte e val d'Aosta

Sono 68 le persone indagate in Piemonte e val d'Aosta per pedopornografia nel 2022 dal Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale. È quanto emerge dai dati relativi agli ultimi 12 mesi.

“Si registrano altresì -spiega la Polizia Postale piemontese- 5 casi di adescamento online riferiti a minori in età preadolescenziale. Anche sul piano nazionale continua a preoccupare il lento incremento dei casi relativi a bambini adescati di età inferiore ai 9 anni, trend che è diventato più consistente a partire dalla pandemia. Social network e videogiochi online sono i luoghi di contatto tra minori e adulti più frequentemente teatro delle interazioni nocive, a riprova ulteriore del fatto che il rischio si concretizza con maggiore probabilità quando i bambini e i ragazzi si esprimono con spensieratezza e fiducia, nei linguaggi e nei comportamenti tipici della loro età”.

Le attività investigative di maggior rilievo condotte dal Cosc Piemonte e Valle D’Aosta, coordinate dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia online sono state le operazioni “Meet Up” e “Area Pedonale”.

La prima è stata condotta sotto copertura dal personale del Centro, all’interno di canali Telegram dedicati alla diffusione, anche mediante sottoscrizione di abbonamenti a pagamento, di contenuti realizzati mediante sfruttamento sessuale di minori. Gli investigatori, interagendo direttamente in chat con gli utenti responsabili della diffusione, anche grazie alla capitalizzazione delle tracce informatiche e finanziarie enucleate, hanno potuto identificare gli utilizzatori dei nicknames destinatari dei 26 decreti di perquisizione emessi dall’autorità giudiziaria, che hanno consentito di indagare 26 persone, 3 delle quali tratte in arresto.

La seconda, anch'essa avviata in modalità sotto copertura su Telegram, con la direzione della Procura della Repubblica di Torino ha visto l'esecuzione di 12 perquisizioni su tutto il territorio nazionale, ad esito delle quali sono stati denunciati in stato di libertà 9 utenti per diffusione e detenzione di materiale pedopornografico, mentre altri 3 sono stati tratti in arresto in flagranza di reato.



Redazione

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