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Cultura | 17 novembre 2022, 09:30

Per ‘Scrittori&Giovani’ l’Ipsia Bellini incontra Espérance Hakuzwimana Ripanti

L’autrice dialogherà con la platea prendendo spunto dal suo libro ‘Tutta intera’

Per ‘Scrittori&Giovani’ l’Ipsia Bellini incontra Espérance Hakuzwimana Ripanti

Venerdì 18 novembre alle 10 presso l’Ipsia Bellini di Novara per il Festival ‘Scrittori&Giovani’ si terrà l’incontro con Espérance Hakuzwimana Ripanti a partire dal libro ‘Tutta intera’.

Il fiume Sele taglia in due la città, e Sara ogni giorno lo attraversa per andare nella scuola di Basilici. I suoi studenti arrivano da tutte le parti del mondo e la guardano con diffidenza. La chiamano Signorina Bellafonte, perché anche se è nera (come la maggior parte di loro) non è una di loro: è cresciuta di là dal fiume, suo zio è il guardiano del frutteto, e da quelle parti le pesche le chiamano «oro rosa», perché sfamano molte famiglie. Sara è la figlia adottiva di un professore di liceo e della cuoca dell’asilo. Sua mamma preparava torte e coltivava rose, suo padre le ha insegnato la passione per le parole: il suo mondo da bambina aveva confini certi. Ora don Paolo le ha trovato questo lavoro, crede che lei sia la persona giusta. Giusta perché? Questi ragazzini, che conoscono tre lingue e ne inventano una diversa ogni pomeriggio, avranno pure il suo stesso colore di pelle ma la scrutano, la sfidano di continuo.

All’inizio non riesce a ottenere la loro attenzione nemmeno per mezz’ora. Le parole non bastano piú, forse la strada per comunicare passa per certe esperienze difficili del passato: ogni volta che si è sentita diversa, nel posto sbagliato. Settimana dopo settimana quei nomi impronunciabili e quei volti sfuggenti diventano piú famigliari: Tajaeli Kolu che le assomiglia cosí tanto, Zakaria Laroui con l’occhio pigro e zero modestia, Paul Bonafede che è mezzo italiano e sembra vergognarsene. Ma poi scompare Charlie Dí, che stava sempre seduta al terzo banco, e intanto si moltiplicano le aggressioni nel quartiere: ecco che questo processo accidentato ma prodigioso di conoscenza reciproca rischia di interrompersi. Eppure certe vite spezzate e ricucite possono ancora, come certi innesti, trovare il modo di fiorire.

Redazione

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