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Cultura | 21 settembre 2022, 17:00

Entra nel vivo il festival NovarArchitettura 2022

La rassegna, promossa dall’Ordine degli Architetti delle Province di Novara e Vco, torna dopo tre anni di stop a causa della pandemia e vuole coinvolgere i cittadini nel dibattito intorno alle tematiche dell’architettura e dell’urbanistica

Entra nel vivo il festival NovarArchitettura 2022

Entra nel vivo NovarArchitettura 2022. Prima settimana del festival promosso dall’Ordine degli Architetti P.P.C. delle Province di Novara e Vco con il prezioso contributo organizzativo del Comune di Novara. La rassegna, tornata dopo tre anni di stop a causa della pandemia, vuole coinvolgere i cittadini nel dibattito intorno alle tematiche dell’architettura e dell’urbanistica, anche alla luce delle trasformazioni che interessano e interesseranno Novara.

Fino al 2 ottobre in città e sul territorio numerosi appuntamenti sotto il cappello “IN-OUT Spazi e dispositivi per la città post-pandemica”. Un calendario di conferenze, incontri, mostre di architettura e fotografiche, installazioni e proiezione di materiale multimediale, visite guidate, performance e altri eventi legati al filo rosso della manifestazione. Già la prima settimana ha visto l’interesse della città per la rassegna, a partire dal workshop di progettazione e costruzione partecipata per l’area verde di piazza Donatello a Novara. Il progetto di riqualificazione, realizzato da Linaria in collaborazione con gli Architetti e Comune di Novara, è possibile grazie al contributo di Agorà Donatelli, Territorio e Cultura Onlus e Fercam Echo Labs: si concluderà sabato 24 settembre con la festa di inaugurazione del giardino a partire dalle ore 18 con gli interventi di Raffaella Pasquale di Linaria e di Marcella Minelli, agronomo.


Due le mostre aperte nello scorso weekend: “Fotografia e architettura. Tre stili per raccontare il paesaggio”, negli spazi di Casa Bossi, con le opere di Marco Introini, Fabio Mantovani e Claudio Argentiero, presidente AFI – Archivio Fotografico Italiano; nella chiesa di San Giovanni Battista Decollato, in piazza Puccini, “Le città minime” di Matteo Mezzadri. E domenica scorsa grande partecipazione al trekking urbano con l’architetto Francesco Bosco alla scoperta dei giardini della città, tra Allea e aree attigue.


Nei prossimi giorni altri appuntamenti. Giovedì 22 settembre alle 21 nell’Arengo del Broletto l’incontro con l’urbanista Maurizio Carta, teorico della “Città creativa” e professore ordinario di Urbanistica presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo (il suo ultimo libro è “Homo urbanus” edito da Donzelli).

Venerdì 23 settembre sarà Carta a coordinare il workshop di progettazione che si terrà negli spazi di Casa Bossi (dalle 10 alle 13) all’interno di di LabAnt Città Futura, un Laboratorio Antonelliano proposto dall’Ordine degli Architetti in collaborazione con il Comitato d’Amore per Casa Bossi: si analizzeranno idee e visioni che traggano spunto dal rapporto speciale tra l’Antonelli e la sua città. Gli eventi del festival si intrecciano con il progetto “IOTIAMO Alessandro Antonelli” caratterizzato dal payoff “Il più grande architetto del XIX secolo” e nato da un’idea del Comitato d’Amore per Casa Bossi allo scopo di valorizzare la figura e le opere dell’architetto novarese recuperandone l’eredità culturale attraverso un percorso partecipativo che parte dal territorio (coinvolgendo anche i comuni della provincia in cui Antonelli ha lavorato) per aprire un dibattito a livello nazionale e internazionale. Nel pomeriggio, dalle 15 alle 18, in programma i Laboratori Antonelliani inseriti nel progetto del Comitato: i risultati (anche parziali o in progress) dei LabAnt saranno presentati durante il convegno, tappa novarese della Carovana dei beni comuni, l’iniziativa che “Rete Communia – fondazione di partecipazione” sta promuovendo in tutte le regioni italiane per far conoscere i possibili modelli di economia civile basati sullo sviluppo e la valorizzazione dei beni comuni. Previsti anche approfondimenti tecnici e scientifici promossi dall’Ordine degli Architetti. Tutto il materiale prodotto sarà la base per la realizzazione del Manifesto di valorizzazione della figura e dell’opera di Antonelli che aspira ad altri obiettivi: la candidatura all’Unesco delle opere antonelliane del Piemonte e quella di Novara a “Capitale della cultura 2025”.

Dopo l’inaugurazione della mostra “Wood Arc”, installazioni in legno a secco di Raffaele Salvoldi (ore 17), inizierà alle 18 il convegno che vedrà gli interventi di Roberto Tognetti, Lucia Ferraris, Piero Poggia, Simona Elmo e Annalisa Gramigna, Riccardo Caldura, Johnny Dotti, Irene Buttà e le considerazioni finali di Alessandro Canelli, Andrea Crivelli, Matteo Marnati e Federico Perugini. Ultimo appuntamento della giornata lo spettacolo “Anime salve”, omaggio a Fabrizio De André messo in scena dall’Accademia dei Folli alle ore 21 (ingresso 10 euro).

Nel weekend la rassegna pensa anche ai bambini con due eventi: sabato 24 settembre novarArchitettura 2022 dà appuntamento ai più piccoli nel cortile del Broletto dalle 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17 con “Missione magica IN-OUT”, laboratorio creativo in compagnia dell’artista Corrado Bonomi (a cura di Cecilia Rosina, Lorenza Bellini, Simona Pruno e Tomas Ferrati), mentre domenica 25 nel sottoportico del cortile del Broletto, dalle 16 alle 17.30, altra iniziativa per i bambini: ecco “Antonelli? Chi era costui? AAA Cercasi!”, laboratorio creativo coordinato da Associazione ArteLab.

Alla festa di inaugurazione del giardino in piazza Donatello sabato interverrà anche Dino Menichetti, presidente di Fercam Echo Labs, a testimoniare l’importante contributo che l’impresa sociale da lui fondata può offrire per la rigenerazione urbana.

C.S.

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