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Politica | 04 aprile 2022, 18:00

Contro il maxi insediamento logistico la battaglia del comitato di Pernate (e del centrosinistra)

Il progetto non piace a molti abitanti della popolosa frazione, la minoranza ha chiesto una commisisone urbanistica urgente

Contro il maxi insediamento logistico la battaglia del comitato di Pernate (e del centrosinistra)

Da queste parti, dove oggi sorge il borgo di Pernate, popolosa frazione a est del comune di Novara, cinque secoli fa, nel 1513 per la precisione, si combattè una sanguinosa battaglia tra gli eserciti francese e svizzero. I rossocrociati la spuntarono e contribuirono a riportare Massimiliano Sforza a capo del Ducato di Milano, di cui Novara faceva ancora parte. Negli stessi luoghi in questi giorni è cominciata una battaglia politico-amministrativa che si annuncia, almeno metaforicamente, altrettanto sanguinosa.

È la battaglia che gli abitanti della frazione (o almeno la maggior parte di loro, organizzata in un comitato attivo da molti anni ma che in queste settimane è tornato fortemente alla ribalta) hanno ingaggiato per scongiurare l’insediamento di un maxi impianto di logistica di oltre un milione di metri quadrati, che sorgerebbe a ridosso dell’abitato su terreni tuttora coltivati e definiti dagli agronomi “di pregio”.

La questione dal punto di vista amministrativo è piuttosto complessa. Secondo il piano regolatore vigente quei terreni sono edificabili e destinati all’espansione dell’interporto Cim , che si trova nella stessa zona. Tant’è che i proprietari dei terreni pagano da anni l’aliquota Imu delle aree costruite. Una previsione di Prg mai attuata: lo stesso interporto (dalla proprietà del quale il Comune è recentemente uscito cedendo la sua quota ai privati) ha modificato il suo masteplan prevedendo l’espansione verso nord, oltre l’autostrada, in direzione dello scalo ferroviario del Boschetto.

Sull’area di Pernate, però, ha messo gli occhi un altro operatore del settore logistico, Develog, che ha elaborato un progetto che prevede un intervento da 1 milione di metri quadrati con 247mila metri coperti. Lo hanno ribattezzato “Novara ecologistica”, e ne sottolineano le componenti di mitigazione ambientale: 32.000 metri quadrati di specchi d’acqua con 2700 alberi e quasi 10.000 arbusti. Il progetto è sostenuto dalla maggioranza di centro destra che governa il comune. Per il sindaco leghista Alessandro Canelli si tratta di "un'opportunità di sviluppo per il territorio, inserita in un piano strategico della logistica nazionale”.  Develog in questi mesi ha attuato una strategia “sottotraccia” contattando singolarmente i proprietari degli appezzamenti di terreno interessati. “Novantacinque su 103 - spiega il sindaco . hanno già firmato un preliminare di cessione. Per quale motivo la città dovrebbe privarsi di questa ulteriore chance di crescita”. Un argomento che non convince le opposizioni in consiglio comunale. Il segretario provinciale del Pd, Rossano Pirovano, che è consigliere comunale e vive proprio nella frazione di Pernate sta valutando la possibilità di chiedere un referendum consultivo, “perché il problema non sono i 100 proprietari, ma i 3500 residenti della frazione”. Per ora intento i dem, insieme ai 5 Stelle e alla lista civica “Insieme per Novara” hanno chiesto la convocazione urgente della commissione urbanistica per approfondire il progetto. Il percorso amministrativo sarà in ogni caso ancora piuttosto lungo e la battaglia non sarà facile. Quasi come lo scontro della Ariotta di cinquecento anni fa.

ECV

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