L’utilizzo della stampante 3D è ormai diventata parte integrante nella pianificazione di molti degli interventi chirurgici eseguiti nel reparto di Chirurgia Maxillo-facciale dell’Aou, diretto dal professor Matteo Brucoli, consentendo sia un abbattimento dei costi sia la possibilità di sfruttare questa tecnologia per un maggior spettro di patologie.
“La stampante 3D in dotazione al reparto viene utilizzata principalmente in tre ambiti: nella fase di studio di interventi chirurgici complessi, in traumatologia e in oncologia”, spiega il professor Brucoli.
La programmazione e la creazione di modelli 3D con la stampante passa attraverso varie fasi di progettazione, partendo dai dati degli esami TC e RM del paziente, tramite l'utilizzo di software dedicati.
Tutte le programmazioni sono interamente eseguite dalla equipe dei chirurgi maxillo-facciali utilizzando programmi gratuiti (open-source) e la stampante 3D a disposizione.
Ciò permette di ridurre in maniera consistente i tempi operatori con un evidente minor disagio per il paziente e con un predicibile risultato estetico e funzionale.