Un piccolo capolavoro del secondo barocco italiano recuperato dopo 31 anni dai carabinieri e riconsegnato alla Diocesi di Novara. Il dipinto, una 'Resurrezione' di Filippo Abbiati, una grande pala d'altare di 160x240 cm era stato sottratto dalla chiesa di San Martino a Vignone, piccolo comune nei pressi di Verbania nel 1991 ed è stato ritrovato dai Carabinieri di Monza dopo una complessa attività di indagine. Il dipinto infatti, come spesso capita nel mercato delle opere d'arte rubate, era stato "tagliato" e ridotto ad un piccolo quadro, di 65x55, per facilitarne la circolazione e la vendita.
L'opera recuperata é stata riconsegnata questa mattina al vescovo di Novara monsignor Franco Giulio Brambilla dal Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Monza Tenente Colonnello Francesco Provenza.
Filippo Abbiati è stato, insieme con Andrea Lanzani e il Legnanino, tra i maggiori pittori milanesi del secondo Seicento. Sotto la committenza di Vitaliano VI Borromeo ha eseguito numerosi lavori ad Angera e sull'Isola Bella, e a Novara ha firmato le "Storie di San Lorenzo al pozzo", una serie di grandi teleri collocati nel Duomo di Novara. Suo anche uno dei Quadroni di San Carlo nel Duomo di Milano.
"E' stato grazie alla catalogazione del patrimonio artistico della Chiesa Novarese - ha spiegato il tenente colonnello Provenza - che stato possibile questo recupero,"
"La difesa e la tutela del patrimonio artistico - ha aggiunto il vescovo Brambilla - é per la diocesi di Novara un impegno molto rilevante, considerando che sul nostro territorio abbiamo 3500 chiese con una stima di oltre 450.000 opere".