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Economia | 20 giugno 2021, 08:00

Porte interne e agevolazioni fiscali

Le varie agevolazioni fiscali degli ultimi anni lasciano molti dubbi a chi deve usufruirne. Nel corso del tempo infatti alcuni lavori hanno ottenuto agevolazioni maggiori rispetto ad altri e inoltre in alcuni casi si possono avere rimborsi solo se particolari tipologie di manutenzione sono effettuate congiuntamente ad altre. I dubbi dei contribuenti sono motivati, perché non è facile muoversi all’interno di un argomento per addetti ai lavori. In questo caso vogliamo parlare della sostituzione delle porte interne: si può godere di agevolazioni particolari o è un’opera di manutenzione completamente esente da sgravi fiscali? 

Le norme per il 2021
Cominciamo con il dire che quanto riferiamo in questo articolo si riferisce esclusivamente ai lavori svolti nel 2021, dal 1° gennaio al 31 dicembre. Le norme infatti cambiano spesso e si riferiscono espressamente ad alcuni periodi temporali. L’Agenzia delle Entrate pubblica periodicamente una breve guida, in cui spiega in modo chiaro quali siano gli interventi di ristrutturazione che possono usufruire dei diversi sgravi fiscali in atto al momento. 

Le porte interne
Per quanto riguarda le porte interne di un’abitazione è importante ricordare come le agevolazioni possano essere sfruttate solo nel caso in cui si svolgano lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria, per i quali è necessaria comunicazione al comune. La semplice sostituzione delle porte interne, quindi, non dà diritto ad alcuna agevolazione; se invece si interviene sulle parti interne della casa, sulle strutture che la compongono e se si effettuano importanti opere di risanamento edilizio, allora è possibile godere di uno sgravio fiscale pari al 50% della spesa sostenuta, sia per l’acquisto delle porte, sia per quanto riguarda le spese di installazione. Come per altri sgravi fiscali, questo è ottenibile in 10 rate annuali di pari importo, da sottrarre all’IRPEF o all’IRES dovuto in sede di dichiarazione dei redditi. 

Porte interne e super bonus
In alcuni casi l’acquisto e l’installazione di nuove porte interne è un’opera che rientra all’interno del superbonus, con sgravio fiscale pari al 110% della spesa sostenuta. Può avvenire però solo nel caso in cui si svolgano opere che possono godere del cosiddetto sisma bonus. Se invece si effettuano opere di ristrutturazione che godono del super bonus per efficientamento energetico, l’agevolazione è applicabile anche alle porte che separano l’abitazione riscaldata da locali non riscaldati; in sostanza si può agevolare la sostituzione della porta di ingresso della casa ma non quella delle porte interne all’abitazione.

Sconto in fattura o cessione del credito
Per tutto il 2021 è prevista anche l’opzione sconto in fattura. In sostanza il cliente può chiedere all’azienda che vende le porte, o che le installa, di anticipare l’agevolazione, con uno sconto diretto in fattura. Esiste anche l’opzione di cedere il credito, sempre all’azienda che effettua i lavori ma anche a terze parti, ad esempio a una banca o a una finanziaria. Chiaramente per approfittare di questo tipo di proposta è necessario ottenere un accordo con tutti gli attori in gioco, che non sono obbligati a concedere lo sconto in fattura o l’acquisizione del credito. Prima di cominciare un lavoro di ristrutturazione è quindi bene chiedere informazioni presso l’installatore o l’impresa che effettuerà i lavori.

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