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Economia | 06 luglio 2025, 07:30

Importazioni fuori controllo, Coldiretti: “Proteggere il riso europeo con misure automatiche di difesa”

L’appello da Bruxelles per proteggere i produttori italiani: “Rivedere i dazi e garantire reciprocità negli scambi commerciali”

Importazioni fuori controllo, Coldiretti: “Proteggere il riso europeo con misure automatiche di difesa”

Serve una clausola di salvaguardia automatica contro la concorrenza sleale del riso asiatico e il rispetto del principio di reciprocità negli scambi internazionali. È quanto chiedono Coldiretti e Filiera Italia, intervenute a Bruxelles all’incontro della filiera risicola europea organizzato da Ente Nazionale Risi, su sollecitazione della più grande organizzazione agricola d’Europa.

All’incontro ha partecipato anche Cristina Brizzolari, presidente della Consulta Riso Nazionale e di Coldiretti Piemonte, in rappresentanza del comparto italiano. “Il riso europeo è messo sotto pressione da una doppia minaccia – spiega Roberto Guerrini, membro di giunta di Coldiretti Piemonte con delega al settore risicolo –: da un lato, il calo produttivo legato al cambiamento climatico e all’aumento dei costi, dall’altro, le importazioni in crescita da Paesi asiatici che non rispettano gli standard sanitari e ambientali europei”.

Secondo i dati diffusi, la Cambogia è oggi il primo Paese esportatore di riso trasformato verso l’Europa, seguita da Tailandia e India. Una situazione resa possibile dagli accordi unilaterali EBA (Everything but Arms), che hanno favorito un aumento delle importazioni prive di adeguate tutele per il settore produttivo europeo.

“Senza l’introduzione di un meccanismo di difesa commerciale, come la clausola di salvaguardia automatica al superamento di determinate soglie, il mercato europeo resta esposto a dinamiche insostenibili – affermano Cristina Brizzolari e Bruno Rivarossa, delegato confederale di Coldiretti –. Servono interventi immediati a tutela della qualità, della sostenibilità ambientale e della trasparenza, a partire dall’etichettatura obbligatoria del Paese d’origine”.

Coldiretti e Filiera Italia ribadiscono l’impegno a favore di una politica commerciale equa, in grado di difendere il riso europeo da distorsioni che penalizzano agricoltori, ambiente e consumatori. “Non possiamo accettare che promesse sulla sostenibilità e sulla sovranità alimentare restino lettera morta”, concludono i rappresentanti piemontesi dell’organizzazione.

a.f.

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