Non appena ho appreso con la notizia dell’incidente che ha portato alla morte di Adil Belakhdim, sindacalista dei Cobas, questa mattina di fronte al polo logistico della Lidl a Biandrate, ho deciso di recarmi direttamente sul posto per portare solidarietà e testimoniare vicinanza ai tanti lavoratori presenti.
Alla famiglia di Adil e ai suoi colleghi vanno il mio cordoglio e la mia sincera vicinanza. La dinamica dei fatti è drammatica e inaccettabile nel 2021, sarà la procura ad accertare le responsabilità penali di quanto accaduto, ma oggi non possiamo accettare in nessun modo che si muoia manifestando per i diritti dei lavoratori.
Ma non possiamo fermarci al cordoglio, occorre che quanto accaduto oggi serva a cambiare le cose radicalmente. Da quanto ho potuto apprendere direttamente dai testimoni presenti questa mattina, i sindacati presenti nello stabilimento da sempre, CGIL in testa, segnalavano da giorni tensioni crescenti e un clima che diventava sempre più pesante. Troppe le contraddizioni e i problemi irrisolti. Occorre dire basta allo sfruttamento dei lavoratori, tanto più nel settore della logistica sempre più in espansione e a rischio nel nostro Paese e nella nostra regione.
Le istituzioni devono fare la loro parte per fare in modo che lo sviluppo di questo settore non si faccia sulle spalle dei lavoratori, che i diritti siano rispettati e che le richieste dei sindacati siano ascoltate per tempo, per evitare che il conflitto si esasperi. Per questo chiederò che anche la Regione si attivi per fare in modo che in maniera strutturale si metta al centro dei contratti di insediamento sui nostri territori il rispetto integrale dei diritti dei lavoratori, un “patto di insediamento” con il quale chiedere alle realtà imprenditoriali un impegno maggiore e totale per la tutela dei diritti dei lavoratori.