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Politica | 25 novembre 2025, 17:20

Case popolari ai dipendenti pubblici in trasferta, opposizioni contro Marrone

Presentati 2.500 emendamenti alla proposta dell'assessore

Case popolari ai dipendenti pubblici in trasferta, opposizioni contro Marrone

Case popolari ai dipendenti pubblici in trasferta, opposizioni contro Marrone

Minoranze sulle barricate contro il disegno di legge 107 dell'assessore regionale Maurizio Marrone, che propone di assegnare le case popolari ai dipendenti pubblici in trasferta. E PD, AVS, M5S e Stati Uniti d'Europa annunciano: "abbiamo presentato 2.500 emendamenti ostruzionistici". 

La proposta 

La proposta dell'esponente di Fratelli d'Italia è di assegnare il 20% degli appartamenti da ristrutturare ad enti come Ministero e Sanità per il proprio personale in "missione". E così da questa mattina le opposizioni hanno deciso di dare battaglia, con l'obiettivo di bloccare il più possibile in aula il provvedimento.

"Ddl Marrone sottrae patrimonio pubblico"

 "Il ddl Marrone - ha spiegato la capogruppo del PD Gianna Pentenero - sottrae patrimonio immobiliare pubblico: da parte della giunta Cirio non c'è volontà di investire sugli immobili da ristrutturare. Anzi, al contrario, dà al privato la possibilità di prendere patrimonio pubblico".

"I dati - ha aggiunto la capogruppo regionale del M5S Sarah Disabato - su questa legge non tornano: non ci sono mai state così tante risorse. Tra il 2021 ed il 2024 l'Atc Centrale ha messo in atto un piano di riqualificazione da cinquecento milioni di euro: grazie al Pnrr, Cirio ha potuto tagliare nastri".

"Marrone - ha aggiunto la capogruppo di AVS Alice Ravinalevuole cedere il 20% del patrimonio pubblico, non si sa bene a chi: l'attuale norma non individua i soggetti". "Tutto questo - ha proseguito -capita in un contesto di penuria di case popolari: il 10% non è assegnabile per mancanza di manutenzione". 

I dati

Secondo stime del 2024, servirebbero 19 milioni di euro per ristrutturare alloggi che necessitano di interventi fino a 15mila euro. Cinquantacinque milioni se si alza la soglia a 50mila euro. "Non sono cifre astronomiche - ha aggiunto Ravinale - considerando che per il bando neve la Regione ha stanziato 50 milioni: non accettiamo la logica per cui non ci sono soldi e allora diamo via le case popolari". 

A fargli eco il pentastellato Alberto Unia: "La giunta Cirio lavora come Robin Hood al contrario: non riesce a risolvere, quindi toglie ai poveri per dare ai ricchi". E dalla minoranza sono arrivate anche proposte di correttivi della legge: ad illustrarli Monica Canalis (PD).

Le proposte del csx

"Il primo punto - ha chiarito la dem - è togliere gli alloggi assegnabili dal provvedimento. Noi chiediamo poi di escludere dall'assegnazione soggetti con scopo di lucro: temiamo di ritrovarci con una bella quota di alloggi in mano a grandi fondi immobiliari, che non li userebbero per persone in condizioni di povertà". 

"Non possiamo permettere - ha concluso Vittoria Nallo (SUE) - che le famiglie diventino vittime dei calcoli della destra".

A replicare l'assessore Maurizio Marrone: “Non ci piegheremo al pantano di questa sinistra che ormai insegue una deriva "No a tutto". Nessuno prima di noi ha recuperato centinaia di case tra autorecupero e fondi aggiuntivi ottenuti dal governo, ma dire di no ai contributi di altre istituzioni che potrebbero pagare manutenzioni di case popolari, mettendoci comunque i propri lavoratori nello spirito originario dell'edilizia pubblica, per poi consegnarli a chi attende nelle graduatorie, è una ottusità ideologica demenziale, buona solo ad inchiodarci alle macerie che abbiamo ereditato".

Cinzia Gatti

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