Ieri si è tenuta presso la Sala Trasperenza della Sede della Regione Piemonte di Piazza Castello, una conferenza stampa congiunta fra la Regione Piemonte (presenti il Presidente Cirio, l’Assessore Icardi e il Capo di Gabinetto del Presidente Vignale) e i rappresentanti dei gestori delle strutture facenti parte dell’organismo interassociativo (Ansdipp Piemonte, API Sanità Piemonte, Confcooperate Piemonte, Agespi Piemonte, Confindustria Piemonte, Legacoop Piemonte, AGCI Piemonte), al fine di fornire un resoconto delle attività degli ultimi mesi, e degli obbiettivi da perseguire nel prossimo futuro.
Ansdipp, associazione di rappresentanza dei manager del socio sanitario, esprime soddisfazione per le parole profuse dal Presidente Cirio e dall’Assessore Icardi, a pieno supporto del settore delle strutture residenziali di assistenza dell’Anziano fragile. I dati presentati dalla Regione certificano come le RSA siano oggi un luogo sicuro: grazie alla campagna vaccinale la mortalità nelle strutture si è ridotta di 2/3 da dicembre 2020 ad aprile 2021, e delle 683 strutture censite nella piattaforma regionale, 659 risultano Covid free. L’assessore Icardi, su impulso delle Associazioni di rappresentanza dei gestori, nei giorni scorsi si è fatto promotore in Conferenza Stato Regioni di un importante iniziativa, diretta a sottoporre all’attenzione del Governo il tema delle riaperture delle strutture alle visite dei Famigliari; tale azione si è tradotta in una bozza di linee guida, ora all’attenzione del Ministero le quali, si confida, possano essere approvate entro la metà di maggio.
Il dialogo fra la Regione e le Associazioni in questo difficile anno e mezzo, non è mai mancato sebbene abbia avuto all’inizio della pandemia un momento di forte crisi. L’asse si è ricomposto in poco tempo e negli ultimi dodici mesi molti sono stati i provvedimenti adottati in condivisione, dalle DGR in materia Personale, ai ristori di cui alla Legge Regionale 3/2021, all’introduzione a spese della Regione di un sistema di screening per mezzo di tamponi rapidi solo per citare alcune delle più significative azioni concrete.
Non si può dire certo che quanto fatto, benchè apprezzabile, sia sufficiente a garantire la sopravvivenza di un settore fortemente provato dal Covid-19, che rischia l’implosione a causa delle maggiori spese per la prevenzione e contrasto alla pandemia, e i minori incassi derivanti dal rallentamento negli ingressi. Ma conforta sapere che la Giunta piemontese ha affermato durante la conferenza in più occasioni come le RSA oggi siano luoghi estremamente sicuri, fondamentali per la sostenibilità del sistema sociale e sanitario regionale, e che inalterata resta la disponibilità nel proseguire in un dialogo costruttivo, finalizzato ad adottare nuovi provvedimenti di sostegno immediato e a medio termine per il mondo dell’assistenza all’Anziano.
I direttori delle strutture piementosi sono coloro i quali hanno l’onere e l’onore di far riemergere dalle sabbie mobili le proprie realtà. Lo faranno con le loro competenze e la loro passione, elementi necessari ma non sufficienti a permettere l’uscita dalla crisi. Fondamentale è quindi l’accelerata impartita dalla Regione che, a stretto giro, affronterà con l’interassociativo argomenti chiave quali il vincolo del budget socio sanitario, misura necessaria ad aumentare il numero di Anziani e delle loro famiglie che possano godere dell’ingresso nelle RSA accreditate in regime di convenzione, la revisione delle tariffe riconosciute alle strutture, ferme dal 2013 anno in cui sono state addirittura ridotte e mai adeguate né agli aumenti contrattuali del personale assunto e nemmeno all’indice di inflazione, la riforma del modello legislativo assistenziale vigente, approvato nel 2012 oggi vetusto e non più in rispondente alle esigenze degli Ospiti, oltre alla già richiamata volontà di riaprire le strutture ai famigliari Su quest’ultimo argomento, come avvenuto in conferenza stampa è bene specificare che ad oggi non vi è un assoluto divieto all’incontro fra Ospiti e parenti, ma le linee guida nazionali e regionali sono ormai della scorsa estate, emanate in un momento storico privo di vaccinazioni e quindi particolarmente restrittive.
Moltissime sono le RSA che, consapevoli dell’assoluta importanza che l’incontro con i propri cari riveste sia per l’Anziano che per il visitatore, hanno consentito anche durante la seconda e la terza ondate le visite, sotto la propria responsabilità, cercando di dare un occhio alla norma e l’altro al buon senso. Si rende oggi necessario un aggiornamento normativo, al fine di rimuovere cautele anacronistiche in rapporto alla campagna vaccinale e alla possibilità di testare i visitatori con ramponi rapidi prima di farli incontrare con gli Ospiti.
In vista del lavoro delle prossime settimane, Ansdipp proseguirà nel suo impegno di fornire alla Politica un supporto tecnico all’adozione di misure che possano consentire al settore dell’Assistenza alle fragilità di erogare i propri servizi di cura con efficienza, nel rispetto della dignità della Persona e dell’etica professionale.
ANSDIPP PIEMONTE
Il Presidente Andrea Manini