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Economia | 25 novembre 2020, 11:00

Covid, l'Edilizia cerca di risollevarsi

Pace-Lepiani: “Anno difficile e particolare. Purtroppo i dati relativi a ottobre confermano che il settore fa fatica e questo nuovo semi-lockdown sta creando ancora notevoli disagi”

Covid, l'Edilizia cerca di risollevarsi

Il settore Edile Novarese e del Vco cerca di risollevarsi dopo l’uragano pandemico Covid 19. Lo dichiarano i responsabili Fenealuil Piemonte di Novara e Vco, rispettivamente, Edoardo Pace e Luca Lepiani.

È stato un anno Edile (ottobre 2019-settembre 2020) difficile e particolare, era cominciato con ottime prospettive perché da ottobre a febbraio c’era stato un incremento sui dati cassa edile sia della massa salari, a gennaio 2020 la massa salari denunciata aveva avuto un incremento sullo stesso periodo dell’anno precedente pari a +4,7% (3.030.000 – 2.894.000) su Novara e +7,93% (1.760.000 – 1.631.000) a Verbania.

A febbraio la massa salari era salita del 6,06 % (2.795.000 – 2.635.000) a Novara e +10.30% (1.678.000 – 1.521.000) su Verbania.

Poi il settore produttivo Italiano è stato travolto dalla pandemia e tra questi anche il settore edile, a marzo molti lavoratori sono stati collocati in Cassa Integrazione Ordinaria per Covid e la massa salari rispetto all’anno precedente è crollata a Novara del 47,88% (1.537.000 – 2.950.000) e a Verbania del 41,37% (985.000 – 1.692.000) creando un disagio sociale enorme sia per gli Imprenditori che per i Lavoratori dei territori.

I Lavoratori che sono rimasti per molti mesi senza nessuna entrata economica a causa dei forti ritardi dei pagamenti diretti da parte dell’INPS, il numero di imprese che hanno anticipato la CIGO alle loro maestranze non ha raggiunto nemmeno il 10% del totale.

I mesi successivi sono stati ancora più difficili con il lockdown del settore che ha portato il dato peggiore dell’anno ad Aprile – 81,59% di massa salari (549.000 – 2.984.000) Novara e -81,55 (316.000 – 1.714.000) VB, in particolare potevano lavorare solo le imprese stradali e quelle che lavoravano per le ferrovie, a Maggio dopo la fine del lockdown il calo è stato pari a -18,11% (2.723.000 – 3.325.000) NO e -13,01% (1.685.000 – 1.937.000)VB.

A giugno il settore ha ricominciato a marciare tra molteplici difficoltà, è stato istituito il Comitato Bilaterale per i Protocolli Covid-19 presso l’Ente Bilaterale Cassa Edile e Senfors NOVARA e Sefors VCO per andare incontro alle imprese nella ripresa del lavoro.

Finalmente a Giugno la differenza si è attenuata su Novara con un -2,21 % di massa salari (3.047.000 – 3.116.000) mentre su Verbania si è tornati ad avere un dato positivo +6,64% (1.907.000 – 1.788.000) , il settore si è rimesso in moto sfruttando la stagione estiva e la voglia di recuperare il tempo perso e sia luglio anche se a Novara i dati sono negativi (-3,17%) mentre a Verbania continua il trend positivo (+6,49%) che agosto +20,17 a Novara e +28,04% nel Verbano.

Soprattutto ad agosto molti lavoratori hanno rinunciato alle ferie per rimanere sui cantieri.

A settembre si è avuto un ulteriore + 5,84 e +13,81% sui due territori .

Tutto ciò ha portato un anno Edile in sofferenza su quasi tutti i dati certificati dall’Ente Bilaterale, quindi nella differenza relativa a 12 mesi che vanno da ottobre 2019 a settembre 2020 rispetto allo stesso periodo ottobre 2018 – settembre 2019 sono i seguenti: per Novara imprese -1,77% (532 – 541) , operai versanti +3,17% (2729 - 2645), totale massa salari, che è il vero indicatore del settore -12,57% (31.239.000 – 35.732.000) e totale ore lavorate -13,47% (2.827.577 – 3.267.738).

Nel Verbano-Cusio-Ossola i dati annuali sono i seguenti : Ore lavorate -8,08% (1.700.144 – 1.849.597), lavoratori attivi -2,53% (1.422 – 1.459), Imprese attive -1,69% (320 – 325) e Massa Salari -7,94% (18.654.000 – 20.264.000).

Concludono Edoardo Pace e Luca Lepiani dichiarando che purtroppo i dati relativi a ottobre confermano che il settore fa fatica a risollevarsi e questo nuovo semi-lockdown sta creando ancora notevoli disagi.

Nel panorama Piemontese del settore, i dati della provincia di Novara sono i peggiori, mentre Verbania dopo Alessandria è il territorio con la minor perdita.

In Piemonte la situazione non è migliore, dichiara il Segretario Generale Feneal Uil Piemonte Giuseppe Manta , rispetto all’anno precedente la massa salari in Piemonte è diminuita del 10,07 % (358.560.000 – 398.730.000) , le ore lavorate sono diminuite del 10,81% (32.161.578 – 36.059.380) , il numero di lavoratori versanti è rimasto stabile (28552 – 28517) ed il numero imprese è diminuito del 3,57% (5.932 – 6.152) .

Il territorio con la perdita maggiore sia in massa salari che in ore lavorate risulta Novara, -12,57% (massa salari) e – 13,47% (ore lavorate) mentre ha attutito parzialmente il colpo Alessandria . I dati del calo massa salari per ogni provincia sono i seguenti : Alessandria -5,87%, Biella -8,92%, Asti -11,33%, Torino -11,05%, Verbania -7,94%, Cuneo -10,31% e Vercelli -11,18%.

Nel periodo però la contrattazione nel settore non si è fermata, infatti sono stati portati a termine numerosi accordi tra le parti, con riferimento soprattutto a Sanedil , cioè l’integrazione Sanitaria per i lavoratori edili con numerose prestazioni da richiedere presso la Cassa Edile tramite le Organizzazioni Sindacali che vanno a sostituire le vecchie prestazioni Cassa Edile, è un accordo importante perché unifica tutte le prestazioni in Italia a partire da Aosta sino a Ragusa.

Conclude Manta, segnalando che altri importanti accordi sono il Fondo Prepensionamento Lavoratori Edili ed il Fondo Incentivo Occupazione sempre da richiedere presso gli Enti Bilaterali , sperando che possano permettere ai lavoratori anziani di poter accedere alla pensione ed ai giovani di poter entrare nel settore che è diventato uno dei più specializzati.

Nel frattempo siamo sempre pronti a vigilare a tutela dei lavoratori, per il rispetto delle regole sia contrattuali che sulla sicurezza.

C.S.

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