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Novara | 28 agosto 2020, 11:49

Oggi come otto anni fa. Quella volta che Ballare’ reinvento’ il volley a Novara

Oggi come otto anni fa. Quella volta che Ballare’ reinvento’ il volley a Novara

Sono passati otto anni, ma il sapore è sempre lo stesso. E anche alcuni dei protagonisti. Quello che sta accadendo in queste ore per il Novara Calcio, ha moltissimi tratti di somiglianza con quanto accadde nel giugno del 2012 per la Pallavolo femminile, lo sport che in questo decennio ha dato più soddisfazioni agli sportivi novaresi.

In quell’estate la città aveva subito il brutto colpo dell’addio dell’Asystel, che dopo una serie di stagioni entusiasmanti, aveva lasciato Novara d’improvviso e senza molte spiegazioni. Il rischio concreto era quello di buttare al vento un patrimonio sportivo che si era già tradotto, oltre che in importanti risultati di vertice, anche in un vasto movimento di base.

A provare a dare un senso di marcia diverso alle cose si mosse l’allora sindaco della città, Andrea Ballarè, che, in pochi giorni riuscì a fare un vero miracolo: mettere insieme un know how sportivo di tutto rispetto, quello dell’Agil Volley di Trecate guidato da suor Giovanna Saporiti, ed un gruppo di imprenditori locali disponibili ad investire in un importante progetto agonistico e sociale. Fu così che il 15 giugno 2012 in una affollata sala del Piccolo Coccia, fu presentata la neonata Igor Volley Novara: quattro importanti sponsor a sostenere il budget ,la Igor Gorgonzola di Fabio Leonardi, la Banca Popolare di Novara, la Mirato di Fabio Ravanelli  e la Comoli&Ferrari e  una traiettoria già chiara, quella di ripartire dalla serie A2 per dare vita ad una storia che sarebbe stata foriera di successi.

Quell’operazione, che ormai è consegnata alla storia della città, ha tutta una serie di assonanze con quanto sta cercando di fare oggi Alessandro Canelli per il Novara Calcio. Pur con una differenza importante - oggi la famiglia Rullo c’è, ha investito denaro e sta gestendo la società, mentre allora Antonio Caserta, patron di Asystel, aveva lasciato -   sono molte le similitudini. Anche in questo caso è l’istituzione comunale a promuovere il coagularsi di importanti energie imprenditoriali, e anche in questo caso c’è un tema di impiantistica sportiva (oggi la Cittadella dello Sport, otto anni fa lo Sporting Village, che il Comune proprio in quei mesi stava riprendendo con fatica in mano dopo gli anni fallimentari della precedente gestione).

E poi c’è una figura che lega le due operazioni: quella di Domenico De Angelis, attuale condirettore generale del Banco BpM, gruppo che ha raccolto l’eredità della Banca Popolare di Novara. Come nel 2012 fu lui a fare da garante all’iniziativa del sindaco e mise sul piatto anche una quota delle risorse necessarie, così anche oggi è lui “pronubo” di un ormai probabile passaggio di proprietà della società calcistica.

A questo punto non c’è che da attendere che il percorso, a quanto sembra già molto concreto, arrivi al dunque. L’attesa e la curiosità sono forti.

ECV

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