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Due arresti in due giorni per una ventiseienne italiana, originaria di Milano, ma domiciliata ad Ameno.
La giovane era finita in manette domenica mattina per aver rubato due cellulari, un borsello e 30 euro in contanti in due locali di Arona. I carabinieri l'avevano colta in flagranza. Lunedì, dopo una notte in camera di sicurezza, era comparsa in Tribunale a Verbania. Il giudice, dopo la convalida dell'arresto, l'aveva rimessa in libertà con l'obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria per tre volte a settimana, in attesa del processo per direttissima fissato per il 6 marzo. Dopo l'udienza, però, la ragazza è tornata nel Cusio e a Orta San Giulio è entrata in un bar. Ha preso 400 euro in contanti e lo smartphone della titolare. La donna l'ha rincorsa per riprendersi la refurtiva. La ventiseienne ha reagito, strappandole di mano il cellulare. La barista si è ferita al braccio e, visitata al pronto soccorso, è stata dimessa con una prognosi di 5 giorni. La ventiseienne è finita di nuovo in manette per il secondo giorno consecutivo, questa volta con l'accusa di rapina impropria.
Si è anche procurata una denuncia a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale. Durante il segnalamento in caserma ad Arona, infatti, ha dato in escandescenza. Ha lanciato uno scatolone e si è dimenata, colpendo alla mano un militare e ferendolo lievemente.
E' tornata in Tribunale per una nuova convalida. Questa volta però il giudice l'ha mandata in carcere a Vercelli in custodia cautelare. Il processo anche per il secondo arresto sarà celebrato il 6 marzo.
Redazione