A chiusura della sua XX Edizione, Orta Festival affida al clarinetto di Alessandro Carbonare e a un quartetto d’eccezione, formato da Ivan Rabaglia, Igor Cantarelli, Francesco Fiore e Matteo Pigato, l’esecuzione di una delle pagine più dolci e struggenti della storia della musica: il Quintetto per clarinetto K 581 di Wolfgang Amadeus Mozart. “La pagina dedicata ad Anton Stadler-spiegano gli organizzatori- , grande amico di Mozart nonché “fratello” secondo i legami massonici che entrambi avevano abbracciato. Il Quintetto K 581 raggiunge i vertici del capolavoro in quanto riserva una straordinaria parità nella conduzione del dialogo fra le singole voci e una preziosa fusione timbrica, un’opera felice, tenera e vibrante di dolce calore umano. Nella prima parte ascolteremo i celebri Tre pezzi per clarinetto solo di Igor Stravinsky e la Sonata per violino e violoncello di Maurice Ravel, in cui l’autore sperimenta un linguaggio che amplia i confini della tonalità e, come egli scrive “rinuncia alla fascinazione armonica” in virtù di una “sempre più marcata reazione nel segno della melodia”.
Programma:
Igor Stravinsky (1882 -1971)
Tre pezzi per clarinetto solo (1919)
Maurice Ravel (1875 -1937)
Sonata in do maggiore
per violino e violoncello
Wolfgang Amadeus Mozart (1756 -1791)
Quintetto in la maggiore K 581 “Stadler”
per clarinetto, due violini, viola e violoncello