Come in un film di Fast & Furious. Notte di passione a Torino, nella zona tra Mirafiori, Nichelino e Moncalieri: un 40enne italiano senza patente, non fermatosi all’alt intimatogli dalla polizia, ha dato vita a un inseguimento durato circa 20 minuti che ha visto il coinvolgimento di 10 vetture delle forze dell’ordine.
Il carosello tra le vie di Torino e della cintura torinese è iniziato intorno alle 3:30. A bordo di una Ford Fiesta assicurata e intestata alla compagna, il fuggiasco ha creato il panico. In via Genova angolo via Garessio, un’auto della polizia si è schiantata contro un bus Gtt fuori servizio: i due agenti a bordo del mezzo sono rimasti feriti e giudicati guaribili in 10 giorni, mentre il conducente del pullman è un dipendente Gtt sono rimasti illesi. Arrivato in piazza Bengasi, il 40enne si è ritrovato davanti un posto di blocco ma invece di fermarsi ha speronato le vetture e ha tentato di investire un poliziotto. Durante le fasi concitate, un agente ha sparato un colpo di pistola in aria.
Dopo 20 minuti di fuga, in via Onorato Vigliani, le forze dell’ordine sono riuscite a sbarrare la strada al fuggiasco, che è stato arrestato. I capi d’accusa sono pesantissimi: tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
A bordo della Fiesta, i poliziotti hanno rinvenuto una bustina di marijuana. Il pregiudicato si è rifiutato di sottoporsi ai test per l’alcol e la droga. I successivi controlli, inoltre, hanno evidenziato come l’uomo fosse anche senza patente di guida. A causa dell’inseguimento, altri quattro agenti sono stati accompagnati in ospedale per un controllo di routine a causa delle contusioni riportate: le prognosi sono comprese tra 3 e 7 giorni.
Il forte dispiegamento di forze dell’ordine evidenzia il grande controllo del territorio della polizia, anche in una fredda sera d’inverno: 18 le volanti presenti sul territorio. Dieci, in pochi minuti, si sono precipitate nella zona dell’inseguimento e hanno neutralizzato il pericolo.
Il sindaco Fsp Polizia, per voce del Segretario Generale Valter Mazzetti chiede una "pena esemplare: la nostra vita e sicurezza stradale devono pur valere qualcosa".