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Attualità | 18 dicembre 2025, 09:39

Il Museo Faraggiana Ferrandi diventa davvero “di tutti”

Concluso il progetto: accessibilità senza barriere e inclusione al centro del Museo di Storia Naturale di Novara

Il Museo Faraggiana Ferrandi diventa davvero “di tutti”

Si conclude oggi il percorso che rende il Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi di Novara pienamente accessibile a tutte e a tutti. Un traguardo importante raggiunto grazie al progetto “Un Museo di Tutti – per un’accessibilità senza barriere”, ideato e sviluppato dall’associazione RI-NASCITA in partnership con il Comune di Novara, con la collaborazione di Fondazione Paideia.

L’iniziativa è stata resa possibile dal sostegno di Fondazione Comunità Novarese, attraverso il Fondo Dottor Giovanni Pagani, che ha contribuito con 11.000 euro, affiancata da Fondazione Banca Popolare di Novara, Provincia di Novara e con la partecipazione del Centro Servizi per il Territorio. Il progetto rappresenta un passo decisivo verso un’accessibilità reale, stabile e strutturale, con particolare attenzione alle persone con disabilità cognitiva e comunicativa.

«Siamo davvero felici di aver raggiunto un traguardo così importante» – commenta la presidente dell’associazione Ri-Nascita, Delia Leuzzi«un museo più accogliente e fruibile garantisce non solo l’accesso alle persone con disabilità, ma valorizza il Museo stesso con ricadute culturali e sociali anche nel lungo periodo».

Il valore dell’iniziativa è stato sottolineato anche dall’assessore alla Cultura del Comune di Novara, Luca Piantanida: «Questo progetto rappresenta una tappa fondamentale nel percorso di inclusione che il Comune di Novara sta portando avanti con grande impegno. Il Museo Faraggiana Ferrandi diventa un luogo in cui ogni persona può fruire della cultura in modo completo e significativo».

Soddisfazione anche da parte di Fondazione Comunità Novarese. «Abbiamo scelto di sostenere il progetto perché crediamo che l’accessibilità alla cultura sia una prerogativa fondamentale» – spiega il presidente Davide Maggi«rendere fruibili le collezioni del Museo significa investire nel futuro della comunità, valorizzando le differenze come risorsa e occasione di sviluppo condiviso».

Un percorso iniziato nel 2016

Il cammino verso l’accessibilità prende avvio nel 2016, quando il Comune di Novara coinvolge l’associazione Ri-Nascita per valorizzare le collezioni del Museo e garantirne la fruizione autonoma anche alle persone con disabilità. Nel 2018 viene inaugurato un primo nuovo percorso di visita, realizzato con il coinvolgimento dell’Unione Ciechi di Novara e del Gruppo Sordi di Novara-Biella-Torino, che introduce installazioni tattili, sonore e olfattive al primo piano del Museo.

Nel 2020 un secondo lotto di interventi estende queste caratteristiche anche al piano terra: box olfattivi, cartoline tattili, guide scaricabili tramite QR Code e tecnologia NFC, postazioni video accessibili anche a persone in carrozzina e filmati fruibili in LIS. Parallelamente, vengono avviati percorsi formativi per persone non udenti e non vedenti, coinvolte nell’affiancamento agli operatori museali e alle guide turistiche.

La nuova sfida: l’accessibilità cognitiva

Per completare il percorso, Ri-Nnascita e il Comune di Novara hanno rinnovato la collaborazione coinvolgendo realtà impegnate nel campo della disabilità cognitiva come Anffas Onlus Novara, Angsa Novara Vercelli Odv Ets, Associazione Down Novara e Il Timone Ets Aps. Attraverso un processo di coprogettazione è stato definito un modello specifico di Comunicazione Aumentativa Alternativa (Caa), capace di rendere accessibili a chiunque i contenuti del Museo, affiancando al linguaggio verbale gesti, simboli e forme espressive alternative.

Fondamentale anche il contributo di Fondazione Paideia, che ha attivato due percorsi formativi per preparare gli operatori museali alla gestione della comunicazione e della relazione con persone con disabilità. «Preparare chi lavora nei luoghi della cultura a una comunicazione competente e rispettosa significa investire nella qualità dell’esperienza di ogni visitatore» – dichiara Fabrizio Serra, segretario generale della Fondazione.

Accanto all’obiettivo dell’accessibilità, il progetto ha sviluppato azioni concrete come la formazione degli operatori, i laboratori di coprogettazione in CAA e la creazione di un nuovo contesto formativo all’interno del Museo.

«Con la chiusura formale del progetto si conclude una fase, ma il percorso non si ferma» – conclude Delia Leuzziil Museo di Storia Naturale di Novara conferma la propria vocazione di luogo aperto, dove ogni persona può sentirsi accolta, rappresentata e parte attiva della vita culturale della città».

Redazione

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