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Ultim'ora | 11 dicembre 2025, 14:37

Stallone rivuole la sua statua di Rocky, pronto 'scambio' monumenti a Philadelphia

Stallone rivuole la sua statua di Rocky, pronto 'scambio' monumenti a Philadelphia

(Adnkronos) -

Sylvester Stallone ha chiesto ufficialmente alla città di Philadelphia la restituzione della celebre statua di Rocky Balboa, il monumento in bronzo alto quasi tre metri che dal 2006 accoglie turisti e cittadini ai piedi della scalinata del Philadelphia Museum of Art. Il motivo della richiesta dell'attore, per ora, resta nebuloso, ma il destino dell'opera sembra già tracciato. 

La statua - scolpita da Auldwin Thomas Schomberg nel 1980 su commissione di Stallone per il film 'Rocky III' - diventerà il fulcro della mostra 'Rising Up: Rocky and the Making of Monuments', in programma l'anno prossimo al museo per celebrare i 50 anni della saga. L'esposizione indagherà l'impatto culturale del personaggio e il ruolo dei monumenti nella società contemporanea. Una volta chiusa la mostra, nell'agosto 2026, l'opera sarà riconsegnata all'attore. 

Ma la presenza di Rocky non scomparirà dalla celebre scalinata. Schomberg realizzò infatti tre calchi della statua, e uno di questi svetta già in cima ai 'Rocky Steps' dal dicembre 2024, prestato alla città da Stallone stesso per il primo RockyFest. L'attore l'aveva acquistato all'asta nel 2017 per circa 400.000 dollari, e ora Creative Philadelphia - l'ufficio municipale dedicato all'economia creativa - propone di renderlo permanente. 

Il piano, che sarà discusso dalla Philadelphia Art Commission nei prossimi giorni, prevede uno "scambio": la città acquisirebbe la statua in cima ai gradini, mentre restituirebbe a Stallone quella alla base. Per riposizionare il monumento di proprietà cittadina - spostandolo di circa quattro metri all'indietro per ricreare la collocazione originale del 1982 - è previsto un costo di 150.000 dollari. In sostituzione, alla base della scalinata verrebbe installata un'altra opera municipale. 

Il progetto ha raccolto il pieno appoggio del Philadelphia Museum of Art, del sindaco Cherelle Parker, del dipartimento dei parchi e del Philadelphia Visitor Center. "La statua in cima ai gradini continuerà a essere un punto di forte coinvolgimento pubblico", ha dichiarato Louis Marchesano, direttore degli affari curatorali del museo. "La mostra su Rocky offrirà inoltre un'occasione preziosa per riflettere su memoria culturale, identità e spazio pubblico". 

Creative Philadelphia ha sottolineato il valore simbolico dell'iniziativa: "Non si tratta solo di spostare una scultura", hanno scritto Valerie Gay e Marguerite Anglin. "Parliamo di valorizzare un'opera che per decenni ha incarnato perseveranza, ambizione e resilienza. È un'opportunità per riflettere su cosa sia arte e su cosa meriti un posto nei nostri spazi civici più significativi". La prima statua di Rocky, nei suoi oltre quarant’anni di vita, ha già avuto un'esistenza itinerante: dal set di "Rocky III" allo Spectrum Stadium, e poi di nuovo di fronte al museo ogni volta che un film lo richiedeva. Oggi, Philadelphia può contare addirittura su una terza versione, alta tre metri, collocata il mese scorso all’aeroporto internazionale della città. "Rocky è nel Dna di Philadelphia", ha dichiarato Schomberg all'inaugurazione. "C'è un po' di Rocky in ognuno di noi". (di Paolo Martini)  

 

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

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