ROMA (ITALPRESS) - I rapporti fra Italia e Kazakistan sono "eccellenti" e in una fase definibile come di "partenariato strategico totale". Lo ha dichiarato l'ambasciatore d'Italia ad Astana, Antonello De Riu, intervistato da Claudio Brachino per Diplomacy Magazine, la rubrica di geopolitica dell'Agenzia Italpress. "Noi rivendichiamo in un certo qual modo il ruolo di apripista nell'approccio all'Asia centrale, attraverso un modello stabile di dialogo dove affrontiamo sfide comuni, perchè con il Kazakistan abbiamo collaborazioni sui dossier anche multilaterali, oltre che chiaramente su quello che più ci riguarda, cioè quello bilaterale. Non siamo più quindi in una fase di rapporti buoni, siamo in una fase di partenariato strategico totale", ha detto. "Le visite del presidente del Consiglio Meloni e del presidente Mattarella (effettuate quest'anno in Kazakistan) non sono solo atti di cerimoniale, sono la firma, praticamente la sigla su un patto di sistema di due Paesi che non vogliono fare solo affari, ma costruire insieme il futuro dell'Eurasia", ha aggiunto De Riu. Dal punto di vista economico-commerciale, l'Italia è il terzo partner del Kazakistan nel mondo ed il primo fra i Paesi dell'Unione europea. "Se vogliamo trovare una ragione a questa posizione privilegiata che abbiamo all'interno dell'Unione europea verso il Kazakistan, diciamo che non è il frutto di un solo fattore, ma è una convergenza strutturale di interessi, capacità e visioni. Innanzitutto, la complementarità economica: il Kazakistan ha materie prime e spazio, l'Italia ha tecnologie e design. Abbiamo una presenza storica e radicata: siamo qui dal 1992, l'anno dopo l'indipendenza del Paese, con Eni, e da allora sono arrivate altre 200 aziende italiane che hanno aperto la sede o delle joint venture in loco e hanno generato una rete di conoscenze, fornitori e professionalità che per il momento gli altri Paesi europei continuano a vedere 'da dietrò. Inoltre abbiamo la logistica, il 'Middle corridor' che in un certo qual modo ci favorisce. Il nuovo corridoio transcaspico, che va dalla Cina al Kazakistan e al Caucaso fino ad arrivare in Europa, riduce i tempi di trasporto. Per la tratta Shanghai-Milano, invece di 35 giorni adesso ce ne vogliono 15", ha spiegato l'ambasciatore.Anche il Soft power della cultura e della formazione è il valore aggiunto che, secondo l'ambasciatore, rappresenta "un motore fondamentale per rafforzare la presenza italiana in Kazakistan. Perchè attraverso la cultura si possono costruire quei ponti di relazioni che poi servono anche agli affari". Ogni anno, ha ricordato ancora, oltre 1.500 studenti kazaki "vanno nelle università italiane". Tornando all'aspetto economico, gli orizzonti di cooperazione "chiaramente si sono ampliati" negli anni, secondo De Riu. "Prima erano circoscritti a quelli che sono gli idrocarburi, tutta l'industria estrattiva, quindi la presenza dell'Eni. Oggi diciamo che il Kazakistan non è più soltanto un partner energetico, ma è un hub, deve essere visto come un hub economico, multifunzionale", ha aggiunto. Il Kazakistan "sta andando verso una transizione che prevede una transizione anche verde, cioè dal petrolio alla green economy. Una transizione nella quale noi già siamo inseriti perchè la stessa Eni sta accompagnando il Kazakistan verso l'obiettivo di una crescita sostenibile diversificata e tecnologicamente avanzata", ha dichiarato De Riu, secondo il quale esistono altri settori con un forte potenziale di cooperazione. "Certamente l'agricoltura di precisione e l'agroalimentare, dove noi possiamo offrire tecnologia, seme selezionato, irrigazione intelligente, filiere agroalimentari sostenibili e soprattutto dimostrare che l'agroalimentare è un motore dell'export", ha osservato il capo della missione diplomatica ad Astana. Altri settori sono le infrastrutture e la logistica, in un Paese "collocato tra due continenti" come è il Kazakistan. La meccanica avanzata o industria 4.0, la meccanica strumentale, automazione, robotica sono tutti i settori, infine, nei quali "la stessa economia kazaka che sta cercando di diversificarsi ha bisogno". La cooperazione culturale è un altro punto di interesse che ha visto una forte spinta negli ultimi anni. "L'apertura, due anni fa, dell'Istituto di Cultura (ad Almaty) è un segnale chiaro che l'Italia, verso questa area del mondo, non parla soltanto di gasdotti, di bilanci, ma anche di Dante, di design, di restauro, di lingua italiana, ed è una scelta strategica, non simbolica", ha commentato De Riu. L'Istituto raggiunge un bacino "di 80 milioni di abitanti", ovvero tutta l'Asia centrale, e promuove l'insegnamento della lingua italiana in un'area con una "forte domanda di italianità", supportata anche da circa cento accordi universitari. Riguardo alle attività dell'ambasciata, "la programmazione culturale è il frutto di un lavoro veramente simbiotico con l'Istituto di cultura e tutte le iniziative sono concepite con una prospettiva di impatto sostenibile duraturo", ha precisato ancora De Riu. "Un asse prioritario, che a me sta molto caro, è quello del rafforzamento della collaborazione interuniversitaria. Non ci sono soltanto degli accordi - sono 97 quelli di collaborazione interuniversitaria - ma addirittura dal luglio di quest'anno è stata aperta anche una sede distaccata dell'Università Politecnico delle Marche nella regione di Zhetysu, che si trova a 300 km a nord-est di Almaty, nella città di Taldykorgan". Questa sinergia accademica è generatrice, secondo De Riu, anche di opportunità per le imprese, che possono trovare personale formato in settori economici chiave. "Poi naturalmente abbiamo tutta la partecipazione alle principali rassegne tematiche del design, della ricerca, della scienza, del cinema, dell'arte figurativa oltre naturalmente alle grandi rassegne della Settimana della lingua italiana e della Settimana della cucina italiana, che qui è sempre apprezzata", ha aggiunto l'ambasciatore. "Infine vorrei ricordare che gestiremo il prossimo anno due importanti ricorrenze di particolare valore simbolico: l'anniversario della morte di san Francesco, con un progetto di traduzione in kazako del Cantico delle creature, che creerà una serie di eventi per tutto il Paese. E l'anniversario della nascita di Carlo Collodi, che sarà accompagnato da una mostra incentrata su Pinocchio", ha concluso De Riu.(ITALPRESS). -Foto Italpress-
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