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Attualità | 20 novembre 2025, 10:00

“Dillo Chiaro, Smacchia il Silenzio”: dal Centro Antiviolenza di Borgomanero una campagna per rompere la cultura del silenzio

In vista del 25 novembre, l’iniziativa della Cooperativa Irene invita a riconoscere la violenza di genere come problema sociale e raccoglie fondi per ampliare il sostegno psicologico alle donne dell’Alto Novarese

“Dillo Chiaro, Smacchia il Silenzio”: dal Centro Antiviolenza di Borgomanero una campagna per rompere la cultura del silenzio

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, il Centro Antiviolenza Area Nord Novarese di Borgomanero, gestito dalla Cooperativa Sociale Irene, ha lanciato la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Dillo Chiaro – Smacchia il Silenzio”. L’iniziativa, presentata il 18 novembre, nasce con l’obiettivo di ribaltare una delle convinzioni più dannose ancora radicate nella società: l’idea che la violenza sia un problema da tenere nascosto tra le mura domestiche.

“Il silenzio è complice” è il messaggio che attraversa tutta la campagna. Il proverbio dei “panni sporchi” diventa una trappola che isola chi subisce maltrattamenti e impedisce alla comunità di riconoscere la violenza per ciò che è: un problema sociale, non una questione privata. «La violenza di genere non si lava in casa – sottolinea la dott.ssa Zanetta, responsabile del CAV –. Parlare, denunciare e condividere è il primo passo per spezzare il meccanismo di vergogna che imprigiona molte donne».

A dare forma visiva al messaggio è l’immagine di una saponetta chiamata “Dillo Chiaro”: un gesto quotidiano trasformato in metafora. Come il sapone toglie una macchia, così la parola può “smacchiare” il silenzio, ancora oggi il principale alleato della violenza.

La campagna si propone di rafforzare la rete di supporto nell’Alto Novarese, attraverso un progetto ambizioso che punta a garantire 10 sedute di sostegno psicologico a 60 donne e a costruire una rete di 40 professionisti della salute mentale distribuiti nei 52 Comuni del territorio. Portare l’ascolto “vicino a casa”, spiegano le organizzatrici, è essenziale per raggiungere anche chi vive in zone dove i servizi sono più distanti o meno accessibili.

Il costo complessivo del progetto ammonta a 24.000 euro. Grazie al bando “Rompi il silenzio” di Confcooperative, sono già stati coperti 9.000 euro, mentre 15.000 euro restano da raccogliere per garantire la piena realizzazione del percorso di sostegno psicologico rivolto alle donne e ai loro figli.

Per sostenere l’iniziativa è possibile effettuare una donazione o acquistare la saponetta simbolo della campagna, realizzata dall’Officina Cosmetica Antichi Ricordi di Borgosesia riutilizzando scarti di sapone. Un gesto solidale che diventa anche un’idea regalo, disponibile con una donazione minima a partire da 10 euro. Un ringraziamento particolare va ad Andersen Print s.r.l., che supporta il progetto e ne condivide valori e finalità.

«Chiedere aiuto è il primo passo per ricominciare» è l’appello che accompagna la campagna, un invito rivolto non solo alle donne che vivono una situazione di violenza, ma all’intera comunità, chiamata a farsi parte attiva nella costruzione di una cultura fondata sul rispetto, sull’ascolto e sul non giudizio.

Maggiori informazioni e saponette solidali sono disponibili sul sito della Cooperativa Irene. Per chi desidera contribuire, è attiva anche la casella dedicata alle donazioni: dona@cooperativairene.it.

a.f.

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