(Adnkronos) - Dopo il massiccio raid su Kiev nella notte tra giovedì e venerdì che ha provocato almeno 7 morti, l'Ucraina è di nuovo sotto attacco. Almeno una persona è infatti rimasta uccisa e un'altra ferita nei violenti attacchi con droni russi nella regione orientale ucraina di Dnipro. Lo ha riferito su Telegram il governatore regionale Vladyslav Hayvanenko.
Diversi incendi sono divampati nella capitale regionale di Dnipro, ma sono stati segnalati danni anche ad abitazioni private e automobili nelle città più piccole di Nikopol, Marhanets, Chervonohryhorivka e Synelnykove, nonché nel distretto di Myrove.
Anche la Russia ha segnalato danni causati dagli attacchi dei droni ucraini. Mentre l'esercito ha riferito che 64 droni sono stati abbattuti sul territorio russo, il governatore di Ryazan, Pavel Malkov, ha confermato almeno un impatto. “I detriti caduti hanno causato un incendio sul territorio di un'azienda”, ha scritto Malkov su Telegram, aggiungendo che non ci sono state vittime e che l'entità dei danni è ancora in fase di valutazione. Secondo il portale internet Astra, l'azienda in questione è una raffineria.
L'Ucraina sta attaccando sistematicamente gli impianti di lavorazione del petrolio e del gas in Russia. L'obiettivo è quello di interrompere l'approvvigionamento di carburante dell'esercito russo e rendere più difficile il finanziamento della guerra attraverso le esportazioni.
Russia all'assalto dei treni in Ucraina, con attacchi via drone che sarebbero "triplicati" a partire da luglio, segno di un'escalation massiccia contro il sistema ferroviario di Kiev, cruciale per il Paese.
La strategia di Mosca, ha spiegato il vice primo ministro ucraino responsabile delle infrastrutture Oleksii Kuleba, dall'inizio del 2025 ha causato danni per un totale di 1 miliardo di dollari.
"Se si confrontano solo gli ultimi tre mesi, gli attacchi sono triplicati", ha poi continuato Kuleba, affermando: "Dall'inizio dell'anno ci sono stati 800 attacchi alle infrastrutture ferroviarie e più di 3.000 strutture ferroviarie sono state danneggiate. Ciò che abbiamo visto in questi attacchi sempre più intensi è che prendono di mira i treni, cercando soprattutto di uccidere i macchinisti".
In un paese grande come l'Ucraina, le ferrovie sono fondamentali. Secondo l'istituto statistico statale, la rete ferroviaria trasporta oltre il 63% del traffico merci nazionale, compresi i carichi di grano, e il 37% del traffico passeggeri. Gli aiuti militari provenienti da paesi stranieri arrivano spesso in treno.
Dall'invasione russa su vasta scala non sono più operativi gli aeroporti civili, quindi la maggior parte delle persone entra ed esce dal Paese, compresi i leader mondiali in visita, in treno. "Non è solo una questione della quantità degli attacchi, ma anche dell'approccio delle forze nemiche", ha commentato Oleksandr Pertsovskyi, capo delle ferrovie statali ucraine, Ukrzaliznytsia. "Ora, grazie ai droni Shahed molto precisi, stanno prendendo di mira singole locomotive".
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha intanto espresso la speranza che la guerra russo-ucraina possa concludersi presto, rafforzando le sanzioni secondarie contro la Russia, e ha riferito che il numero di morti da entrambe le parti ha raggiunto quota 25.000 nel giro di un mese.
"La settimana scorsa hanno detto che nell'ultimo mese sono morti 25.000 soldati, più o meno in egual misura in entrambi i Paesi. Questo non sarebbe mai successo se fossi stato presidente. Pensavo di avere un ottimo rapporto con il presidente Putin", ha detto Trump in un'intervista al canale televisivo britannico GB News.
"Non si è verificato nulla di simile dalla Seconda Guerra Mondiale", ha aggiunto Trump, esprimendo la speranza di poter porre fine alla guerra. "Succederà. Spero che accada presto. Li abbiamo messi sotto pressione, sapete, con l'India e il petrolio".
Alla domanda se fosse infastidito dal fatto di non essere riuscito a porre fine alla guerra in Ucraina, Trump ha risposto: "Lo sono. Ho risolto otto guerre, e ne rimane una... Pensavo sarebbe stato più facile perché ho risolto alcune guerre che duravano, in un caso, 32 anni. E l'ho risolta in due giorni. Ne sono molto orgoglioso".
"Stiamo per inviare un altro pacchetto di aiuti militari non perché siamo in guerra con la Russia ma perché vogliamo che l'Ucraina sia messa nelle condizioni di difendersi in attesa che possa esserci un confronto per arrivare al cessate il fuoco" e "sosteniamo a anche tutte le iniziative Usa per arrivare al cessate il fuoco in Ucraina", dichiara intanto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenuto in videocollegamento all'assemblea nazionale della Cisl in corso a Roma.














