Una nuova energia illumina il territorio novarese. Ad Agrate Conturbia è stata posata la prima pietra del primo impianto fotovoltaico della Comunità Energetica Rinnovabile (Cer), un progetto innovativo che unisce sostenibilità ambientale, rigenerazione di aree dismesse e collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini.
Alla cerimonia hanno partecipato il presidente della provincia di Novara, Marco Caccia, e l’assessore all’ambiente della regione Piemonte, Mattia Marnati, che hanno sottolineato l’importanza strategica dell’iniziativa per il futuro energetico del territorio.
Un impianto da 1 MWp su un’area rigenerata
Il nuovo impianto fotovoltaico, con una potenza prevista di circa 1 MWp, sorgerà su un’area a lungo abbandonata e recentemente bonificata.
Quello che un tempo era uno spazio inutilizzato diventerà ora un punto di produzione di energia rinnovabile condivisa, interamente dedicata alla Comunità Energetica locale.
Il progetto rappresenta un esempio concreto di come la rigenerazione urbana possa sposarsi con la transizione ecologica, generando valore economico, ambientale e sociale.
Caccia: “Transizione ecologica come occasione di rinascita”
Il presidente della provincia, Marco Caccia, ha rimarcato il valore simbolico e sostenibile del progetto: "L’avvio concreto dell’iniziativa di Cer Agrate Conturbia dimostra come la transizione ecologica possa diventare occasione di rinascita per i territori. Recuperare un’area dismessa e trasformarla in una risorsa sostenibile è un segnale concreto di visione e responsabilità. Agrate Conturbia diventa così un modello per tutta la provincia: energia pulita, partecipazione e attenzione all’ambiente come motori di futuro".
Marnati: “Energia condivisa per autonomia e benefici concreti”
L’intervento è stato arricchito anche dalle dichiarazioni dell’assessore regionale all’ambiente, Mattia Marnati, che ha evidenziato l’importanza del progetto Cer per la strategia energetica piemontese: "Al via i lavori per la Comunità Energetica Rinnovabile ad Agrate Conturbia. Un intervento che restituisce valore a un’area abbandonata, trasformandola in una risorsa per il territorio. Produrre energia rinnovabile in modo condiviso significa rafforzare la nostra autonomia energetica, ridurre l’impatto ambientale e generare benefici concreti per i cittadini e la comunità locale. Complimenti al sindaco Simone Tosi, a tutta l’amministrazione e al Golf Club Agrate Conturbia — tra i soci fondatori della Cer — per averci creduto fino in fondo".
Un modello replicabile per tutto il territorio
La Cer di Agrate Conturbia rappresenta un passo decisivo verso un modello energetico più condiviso, efficiente e rispettoso dell’ambiente, capace di valorizzare le aree dismesse e trasformarle in opportunità di sviluppo sostenibile.
Grazie alla sinergia tra regione, provincia, comune, aziende del territorio e cittadini, il progetto si propone come modello replicabile per altri comuni piemontesi e non solo. Con la posa della prima pietra, Agrate Conturbia entra ufficialmente nella rete delle comunità che scelgono di investire in un futuro energetico più pulito, partecipato e innovativo.














