È crisi alla cartiera di Momo, dove dalla prossima settimana scatterà la cassa integrazione straordinaria per tutti gli 88 dipendenti. La decisione, comunicata ufficialmente dalla società Fm Cartiere ai sindacati Slc Cgil e Uilcom, ha aperto uno scenario di forte incertezza sul futuro dello storico stabilimento attivo da oltre sessant’anni.
Sindacati in allarme
A darne notizia sono stati i rappresentanti sindacali, che parlano di una situazione sempre più difficile per il comparto:
"L’azienda produce carta soprattutto per gli alimenti – spiega Luca Bartolini, della Cgil – un settore che sta risentendo pesantemente delle condizioni non positive di mercato. Fino ad oggi la crisi era stata gestita senza traumi, ora invece la società ha chiesto la cassa straordinaria per crisi aziendale".
Per la Rsu, composta da delegati di Cgil e Uil, l’annuncio mette a rischio la continuità produttiva di un insediamento considerato strategico per la provincia di Novara:
"Rivendichiamo con forza la definizione di un piano industriale che consenta di immaginare un futuro per i lavoratori e le lavoratrici dello stabilimento di Momo".
Stato di agitazione e possibili mobilitazioni
I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione e non escludono manifestazioni pubbliche. «Non ci rassegniamo minimamente – si legge in una nota – alla possibilità di vedere un’altra attività produttiva del territorio cessare la produzione. Questa decisione getta nell’incertezza tantissime famiglie».
La cassa integrazione, in vigore dal 1° ottobre, riguarderà tutti i dipendenti, ma potrebbe essere applicata anche a rotazione, soluzione che sarà valutata nei prossimi incontri previsti a fine mese.
Il peso dell’azienda sul territorio
Lo stabilimento di Momo, che si estende su circa 46 mila metri quadrati, rappresenta una delle realtà più rilevanti del Piemonte nel settore cartario. La capacità produttiva annuale raggiunge le 80 mila tonnellate di cartoncino patinato multistrato da imballaggio, realizzato con fibre di recupero.
La politica si muove
Anche la sindaca di Momo, Michela Leoni, ha annunciato che convocherà l’amministratore delegato della società:
"Chiederemo chiarimenti in merito al futuro dell’impianto industriale che da circa 60 anni garantisce lavoro a circa 80 famiglie".
La vertenza si annuncia complessa e nei prossimi giorni sarà al centro del confronto tra istituzioni, azienda e organizzazioni sindacali.