Il Silvio Piola di Novara ha cambiato volto. A dominare non è più soltanto l’azzurro della maglia, ma anche quello dei grandi teloni che ricoprono buona parte dei settori dello stadio: le due curve, il settore distinti e le porzioni laterali della tribuna centrale. Un colpo d’occhio che non ha lasciato indifferenti i tifosi, divisi tra chi guarda con perplessità alla scelta e chi invece ne riconosce la necessità.
L’intervento è stato realizzato in tempi record con un obiettivo preciso: ridurre la capienza da 18 mila a 4.657 posti e riportare la competenza dei controlli a livello locale. Una misura che, secondo la dirigenza, garantirà uno stadio più raccolto e caldo. «La media degli spettatori per partita è sotto i 2 mila – aveva sottolineato il vicepresidente Massimo Accornero presentando il progetto –. Con lo stadio mezzo vuoto trasmettevamo un’immagine negativa. Concentrare il pubblico nei settori disponibili significa restituire atmosfera e partecipazione».
Gli interventi non si sono limitati alla riduzione dei posti. Il sistema antincendio è stato completamente rifatto, alcuni locali hanno cambiato destinazione (la vecchia sala stampa di scrittura, ormai inutilizzata, è diventata una palestra per la squadra), mentre gli spogliatoi e i relativi servizi igienici – anche quelli destinati al pubblico – sono stati ristrutturati.
Lungo i corridoi sono stati rimossi i pannelli fotografici perché non ignifughi, così come è stata eliminata la storica scritta con l’incitamento di Silvio Piola ai compagni: «Amate la vostra società e la maglia che portate, difendetela, siate dei generosi in campo e la gente vi applaudirà sempre». Un messaggio che resta attuale nonostante l’assenza fisica.
I lavori saranno ultimati entro la prossima settimana. Venerdì 22 agosto è in programma l’ultimo sopralluogo della Commissione comunale di vigilanza pubblico spettacolo, in vista dell’esordio in campionato previsto per lunedì 25 contro l’Inter Under 23.