Per quanto riguarda le vendite al dettaglio, il dato di giugno conferma il buono stato di salute del sistema. Tuttavia, i segnali di vivacità, inseriti in un contesto di scarsa fiducia e di preoccupazioni legate anche alla situazione internazionale, stentano a tradursi in un percorso di crescita apprezzabile. In linea con questa situazione, infatti, da alcuni mesi le vendite mostrano andamenti altalenanti, elemento che impone di guardare con prudenza al favorevole dato di giugno: questo il commento dell’ufficio studi Confcommercio ai dati Istat di oggi sulle vendite al dettaglio.
Non va trascurato – prosegue la nota - il fatto che in termini di volumi il primo semestre si è chiuso con una riduzione, sullo stesso periodo del 2024, dell’1%. Infine, dagli episodici recuperi dei consumi restano escluse le imprese di minori dimensioni e alcuni importanti segmenti di spesa quali i mobili e l’abbigliamento, da tempo in difficoltà, ulteriore testimonianza di un quadro complesso di cui è difficile decifrare l’evoluzione prospettica.