Stormi di ibis sacri, uccelli originari dell’Africa, hanno scelto i parchi urbani di Novara per nidificare, in particolare il parco di via Bainsizza e i giardini del liceo Casorati. Sebbene lo spettacolo sia suggestivo, la presenza di questi volatili – con apertura alare superiore al metro – comporta rami spezzati, guano, odori sgradevoli e pulcini caduti.
L’arrivo massiccio è un segnale dei cambiamenti climatici e della crescente diffusione di specie esotiche in Europa. L'ibis non ha predatori naturali, compete con la fauna locale e può generare problemi sanitari.
Il Comune ha attivato Assa per la pulizia e sta monitorando la situazione. L’ISPRA, su richiesta della Provincia, ha approvato misure non cruente come l’oliatura delle uova e l’uso di gabbie per il contenimento. Stanziati oltre 60.000 euro al Parco del Ticino per l’emergenza.
«Serve tempo – spiega il consigliere Giuseppe Maio – ma stiamo lavorando in sinergia per ridurre l’impatto ambientale». Una vicenda che evidenzia la crescente fragilità dell’equilibrio tra natura e città.