C'era, metaforicamente, quasi tutto il paese ieri sera all'incontro convocato dall'amministrazione comunale di Pettenasco per affrontare il tema sicurezza. Una sala pienissima, con tante persone in piedi: quasi duecento i presenti. Che hanno espresso preoccupazione, fortissima preoccupazione, per quello che è successo nell'ultimo mese. Tanti, troppi episodi che hanno minato la tranquillità e la serenità di tutti: urla e schiamazzi in spiaggia, zero senso del decoro, ma anche aggressioni verbali e quasi fisiche, violazioni di proprietà private, furti di canoe e di un gommone oltre che all'interno di alcuni esercizi.
I responsabili? Gruppi di ragazzi, alcuni dei quali minorenni, che quotidianamente raggiungono Pettenasco in treno, arrivando in stazione alle 14.31 e ripartendo nel tardo pomeriggio. Rigorosamente senza biglietto, con quel senso di impunità tipico di chi considera la vita una sfida. Tra di loro, gli ospiti di una comunità di Novara, che è stata informata della situazione. Ma anche altri ragazzi che arrivano da Oleggio, Borgomanero e Bellinzago. Il sindaco, Mauro Romagnoli, ha incontrato i carabinieri di Orta ed Arona negli ultimi giorni: “I militari - ha spiegato il primo cittadino - hanno assicurato maggiore presenza e controllo, rimarcando anche come gli episodi vadano denunciati e non fatti passare nel dimenticatoio. Tra una settimana verrà fatto il punto della situazione e, se non ci saranno miglioramenti, l'amministrazione è pronta a chiedere la convocazione del tavolo provinciale per l'ordine e la sicurezza. Ma la sensazione diffusa tra i pettenaschesi è che questo non sia sufficiente”.
“Serve altro: certamente più presenza delle forze dell'ordine, ma non basta. Abbiamo paura e vorremmo evitare che si intervenga quando è troppo tardi”, i concetti espressi in assemblea. Tra le proposte emerse, la richiesta dell'utilizzo di vigilantes da parte del comune a sostegno dell'unico vigile in servizio e una petizione da portare all'attenzione di Prefettura e Questura.