Il torneo di atletica leggera delle Olimpiadi di Parigi 2024 ha avuto tutto ciò che rende memorabile un evento sportivo: record mondiali, imprese inaspettate e finali risolte sul filo dei centesimi. In un’edizione segnata da crazy time statistiche — venti irregolari in rettilineo, fotofinish da rivedere più volte e tempi di reazione al limite dell’umano — l’Italia ha vissuto la sua Olimpiade più ricca di sempre nella disciplina regina dei Giochi.
Il nome più atteso era quello di Gianmarco Tamberi, e il capitano non ha deluso: medaglia d’oro nel salto in alto con la misura di 2,38 m, battendo il qatariota Barshim in un duello diventato leggenda. Tamberi ha difeso il titolo conquistato a Tokyo 2021 con una prestazione perfetta, sbagliando solo un tentativo e chiudendo la gara tra le lacrime, la bandiera tricolore sulle spalle e un sorriso che ha fatto il giro del mondo.
L’altra grande impresa è arrivata nei 100 metri femminili, dove Zaynab Dosso ha conquistato il bronzo con il nuovo record italiano di 10"88, una prestazione che ha segnato un punto di svolta nella velocità azzurra al femminile. La sprinter emiliana ha saputo tenere testa alle americane e giamaicane, salendo su un podio che sembrava irraggiungibile fino a pochi anni fa.
Grandi emozioni anche nei 400 ostacoli maschili, con Alessandro Sibilio che ha chiuso quarto, sfiorando il podio per soli sei centesimi. Sibilio ha migliorato due volte il suo primato personale e si è confermato tra i migliori specialisti mondiali.
Nella marcia 20 km maschile, Francesco Fortunato ha regalato all’Italia un prezioso argento, gestendo la gara con intelligenza tattica e resistenza straordinaria, mentre nel salto triplo è tornata protagonista Dariya Derkach, giunta quinta ma con un salto da record italiano (14,85 m).
Il direttore tecnico Antonio La Torre ha commentato: “Questa Olimpiade è frutto di un lavoro metodico durato anni. I nostri atleti si sono presentati pronti mentalmente, fisicamente e tecnicamente. Ora possiamo davvero sognare in grande.”
Con quattro medaglie e numerosi piazzamenti tra i primi otto, l’atletica italiana ha chiuso tra le prime dieci nazioni al mondo nel medagliere di specialità. Un risultato che testimonia la solidità del progetto federale e l’eccellenza raggiunta nei centri di preparazione.
Parigi 2024 sarà ricordata come l’Olimpiade della conferma per Tamberi, ma anche come quella della svolta per tutta l’atletica azzurra. E con i Mondiali 2025 alle porte, il vento favorevole sembra appena cominciato a soffiare.
Informazioni fornite in modo indipendente da un nostro partner nell’ambito di un accordo commerciale tra le parti. Contenuti riservati a un pubblico maggiorenne.