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Politica | 13 giugno 2025, 19:00

Binatti rompe il silenzio e accusa: “Tradito da chi ha agito per interesse personale”

L’ex sindaco e presidente della Provincia attacca Michela Cigolini dopo la caduta dell’amministrazione: “Un regalo alla sinistra, svenduto il futuro della città per una rivalsa interna a FdI”

Binatti rompe il silenzio e accusa: “Tradito da chi ha agito per interesse personale”

Federico Binatti, ormai ex sindaco e ex presidente della provincia rompe il silenzio e attacca: la colpa di tutto è di Michela Cigolini, la consigliera eletta nella lista civica di Rossano Canetta, poi passata a FdI e più recentemente confluita nel gruppo misto risultando decisiva per fare cadere l’amministrazione.

Questa la nota di Binatti.

“Con grande amarezza e profonda delusione, in data odierna, è venuto meno il mandato popolare che mi era stato conferito attraverso elezioni democratiche, a causa di un atto grave e irresponsabile compiuto da chi avrebbe dovuto, fino all’ultimo giorno, rappresentare con lealtà e coerenza il proprio ruolo istituzionale, facendo un regalo unico alla sinistra, che ormai da dieci anni perde sistematicamente ogni competizione elettorale e tradendo il mandato ricevuto dagli elettori”.

“Un consigliere di maggioranza – prosegue Binatti -  ha scelto di firmare la sfiducia nei miei confronti, consegnando di fatto la guida del Comune nelle mani di un commissario, e deludendo non solo la fiducia della coalizione, ma soprattutto quella dei cittadini. Un gesto che mina profondamente il senso stesso delle istituzioni e il valore della rappresentanza democratica. La motivazione? Una rivalsa personale: non essere riuscita ad imporre il proprio candidato, Rossano Canetta, al prossimo congresso cittadino di Fratelli d’Italia, imposizione priva della legittimazione dei voti della maggioranza degli iscritti" (ndr – che a Trecate sono in tutto undici).

“Nessuna critica politica o amministrativa era mai stata manifestata, nessuna proposta costruttiva era mai giunta. Un comportamento che nulla ha a che vedere con il bene della comunità, e che rivela una pericolosa commistione tra ambizioni personali e funzione pubblica. Chi agisce per interesse personale, chi antepone il proprio ego alla responsabilità collettiva, chi danneggia un progetto politico solo perché non ne può controllare la direzione, ha svenduto il futuro della nostra Città e della nostra Provincia, spezzando un lavoro avviato con serietà, passione e pieno mandato popolare”.

“In questi mesi difficili – aggiunge ancora l’ex sindaco - abbiamo lavorato con impegno per dare concretezza a un programma politico fatto di progetti e visione. Purtroppo chi si è schierato contro l'amministrazione é lo stesso che avrebbe dovuto, proprio nel ruolo assegnato, lavorare  e rimboccarsi le maniche per migliorare sempre di piu la nostra città, nelle proprie deleghe e nell'attività consiliare.  Si è invece preferito il chiacchiericcio da corridoio, le voci da bar, le manovre oscure alla trasparenza, all’onestà e all’impegno giocando a fare gli strateghi in piazza sulle spalle dei cittadini!”

“Oggi – prosegue ancora Binatti - siamo costretti ad assistere a una pagina triste, scritta da chi ha trasformato il dibattito politico in una guerra di potere personale, portando Trecate e i suoi cittadini nelle mani di un commissariamento anticipato e ingiustificato. Chi oggi festeggia, in realtà ha fallito nel compito che gli era stato affidato: non ha lavorato nelle deleghe assegnate, non ha avanzato proposte concrete, non ha contribuito al miglioramento della macchina amministrativa”.

“Ho comunque fiducia nella memoria e nella lucidità dei trecatesi e delle persone per bene. Saranno loro, ancora una volta, a giudicare chi ha lavorato con spirito di servizio e chi ha agito per interesse personale, chi ha costruito e chi ha solo distrutto, colpendo alle spalle senza mai aver avanzato alla luce del sole e nelle sedi opportune eventuali critiche o suggerimenti e che adesso vogliono utilizzare come giustificazione per mascherare la pochezza delle vere intenzioni alla base di questa scelta. Questa vicenda manda un messaggio triste e  pericoloso: se non ti pieghi al volere del singolo, vieni delegittimato. È il rovesciamento dei valori democratici e della dignità delle istituzioni che non può essere ammissibile”.

“Io comunque – conclude Binatti - non mi piego ai ricatti, e continuerò a credere e a lottare per una politica fatta di responsabilità, coerenza, verità e rispetto per i cittadini. Il bene del territorio e di una comunità vengono sempre prima delle ambizioni personali e chi non sa ascoltare e soprattutto dialogare apertamente e con lealtà, non potrà mai amministrare con serietà e fare suo l'interesse esclusivo e unico dei trecatesi”.

ECV

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