Dopo quasi 500 anni di vita della Basilica di San Gaudenzio, che con la Cupola antonelliana è il monumento simbolo della città di Novara, la Fabbrica Lapidea l’organismo che cura in collaborazione con il Comune e la Diocesi di Novara la manutenzione e la conservazione della basilica e della cupola di San Gaudenzio e la loro valorizzazione, cambia volto. Dall’attuale incerta configurazione giuridica che risale ad un “regio biglietto” di Vittorio emanuele di Savoia, del 1851 sarà ricompresa in una nuova fondazione di partecipazione. La trasformazione, che ha appena iniziato il suo iter, è stata presentata martedi’ pomeriggio in basilica dagli attuali amministratori della Fabbrica, a cominciare dal presidente Matteo Caporusso, dal parroco di San Gaudenzio don Renzo Cozzi e dal sindaco di Novara Alessandro Canelli.
“Nell'ultimo anno – spiega il sindaco - la nostra Fabbrica lapidea ha dato prova di grande capacità di creare rapporti, collaborazioni e sinergie sia con la diocesi e con il parroco sia con il Comune di Novara, sia con Kalatà che è la società che gestisce le visite alla cupola Antonelliana. Proprio per rafforzare questo percorso – aggiunge Canelli - e dare alla possibilità alla Fabbrica lapidea di diventare sempre più operativa e di poter attrarre nuove risorse, abbiamo deciso di andare sulla strada della costituzione di una fondazione di partecipazione. Una strada che ovviamente dovrà essere vagliata dal consiglio comunale, ma abbiamo già stanziato le risorse per il fondo di dotazione, prevedendo 30.000 euro con l'ultima variazione di bilancio”. “La scelta che sta prendendo forma – conclude il sindaco - consentirà alla Fabbrica di poter continuare nella propria attività in maniera più operativa e più snella perché attraverso una fondazione di partecipazione, sarà la loro possibile partecipare a bandi e quindi rafforzare la capacità di entrata e di conseguenza di spesa.”