Un evento coinvolgente e ricco di suggestioni, ma soprattutto un percorso realizzato attraverso una rete di collaborazioni tra il volontariato, il privato sociale e le istituzioni. Si intitolato “L’isola che c’è” con un riferimento alla storia di Peter Pan. L’evento – presentato questa mattina in Municipio in una conferenza stampa con gli assessori alla cultura Luca Piantanida, all’Istruzione Giulia Negri e allo sport Ivan De Grandis – conclude un anno di lavoro in laboratori inclusivi. A promuoverlo sono stati Concentrici – associazione di volontariato che opera per l’inclusione dei soggetti fragili e delle persone con diversa abilità – con Sbulloniamo Insieme – associazione di promozione sociale che lavora nel settore del bullismo e del disagio giovanile. Con la collaborazione di Filos Formazione in tutto l’anno scolastico 2024-2025 con il progetto “All Inclusive” le associazioni hanno coinvolto persone con disabilità e normodotati in laboratori di arte, lettura, cucina, sport, pet therapy.
Da questo percorso è nato lo spettacolo che si terrà sabato 14 giugno nel cortile del Broletto. Sul palco cinquanta ragazzi che daranno vita ad una doppia sfilata ispirata alla storia di Peter Pan. E nella seconda parte i ragazzi diversamente abili sfileranno insieme a rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine, a testimonianza della capacità di inclusione e di condivisione della realtà novarese. “La preparazione di questo evento – che si svolge per il terzo anno consecutivo - è stata una vera sfida perché anche quest'anno le forze in gioco sono davvero moltissime. Siamo però orgogliosi di poter riportare nel cuore pulsante di Novara tutti questi ragazzi che si stanno impegnando duramente insieme agli allievi della scuola Filos” spiega Michela Agnesina presidente di Sbulloniamo. “Siamo entusiasti - ha affermato Simonetta Foglia, presidente di Concentrici - di tutto il percorso e della collaborazione con Sbulloniamo sia per la realizzazione di questo evento sia per l'intero progetto ‘All inclusive’. I ragazzi si sono impegnati moltissimo e hanno dato il massimo con l'obiettivo di dimostrare che l'inclusione non è solo una bella parola, ma è un elemento tangibile della vita quotidiana. L'isola che c'è – ha concluso - è a Novara ed esiste davvero e noi non vediamo l'ora di portarci tutti voi”.