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Attualità | 09 novembre 2024, 18:30

Coldiretti, razza piemontese: servono gli elementi per applicare legge contro pratiche sleali

Tutela dei costi di produzione e dignità del lavoro al centro delle richieste per proteggere gli allevatori piemontesi

Coldiretti, razza piemontese: servono gli elementi per applicare legge contro pratiche sleali

I nostri allevatori non possono e non devono lavorare sotto i costi di produzione. Sono tutti imprenditori e, quindi, gli aspetti economici e reddituali sono i parametri più importanti, ma entra in gioco anche la dignità di tutto il sistema. E’ quanto afferma Coldiretti Piemonte nel chiedere di avere gli elementi necessari per applicare la legge contro le pratiche sleali.

“Coldiretti ha da sempre spinto per poter avere un riferimento ufficiale rispetto ai costi di produzione della Razza Piemontese - spiega Bruno Mecca Cici, vice presidente di Coldiretti Piemonte con delega territoriale alla zootecnia -. La certificazione del costo di produzione è il tassello fondamentale, infatti, della normativa sulle pratiche sleali, il decreto n.198/2021, che prevede che i prezzi pagati agli imprenditori agricoli non scendano mai sotto i costi di produzione”.

“Sappiamo che si sono concluse da alcuni giorni le rilevazioni, da parte degli Organi ufficiali, dei dati presso le aziende agricole che allevano bovini di Razza Piemontese per la determinazione del costo di produzione, sia a ciclo chiuso sia a ciclo aperto – affermano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. La nostra Organizzazione è stata la prima ed unica a voler applicare il decreto legislativo n.198/2021 già mesi fa con la denuncia alla multinazionale francese Lactalis che ha violato la norma”.

comunicato stampa a.f.

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