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Cronaca | 24 ottobre 2024, 18:40

Cadavere nel cassonetto di Chiavazza, torna in carcere uno degli indagati

Sottoposto alla sorveglianza speciale, era nel Novarese: ha tentato la fuga ma è stato arrestato

Cadavere nel cassonetto di Chiavazza, torna in carcere uno degli indagati (foto di repertorio)

Cadavere nel cassonetto di Chiavazza, torna in carcere uno degli indagati (foto di repertorio)

Sottoposto alle norme della sorveglianza speciale, doveva trovarsi negli uffici della Questura per l'obbligo di firma e, invece, è stato sorpreso dalle forze dell'ordine nei boschi intorno a Fara Novarese. Ha provato a fuggire ma alla fine è stato arrestato.

Così è tornato in carcere Giuseppe Bonura, 43 anni, uno degli indagati della vicenda del cadavere trovato in un cassonetto di Chiavazza: qui, il 30 settembre 2023, era stato trovato il corpo senza vita di Gabriele Maffeo, 33 anni, completamente avvolto in un telo di plastica.

Stando alle prime ricostruzioni, il 43enne è stato notato dai Carabinieri e, nel tentativo di sottrarsi alla cattura, avrebbe tentato la fuga a bordo della sua auto. L'inseguimento sarebbe durato un paio d'ore, conclusosi con uno schianto autonomo dalle parti di Ghemme. Sceso dal mezzo, si sarebbe gettato in un canale di scolo ma alla fine è stato arrestato dai militari dell'Arma con l'accusa di resistenza e violazione della sorveglianza speciale.

In seguito, assieme al suo avvocato Marco Romanello, è comparso nella prima udienza del processo per direttissima, dove è stato convalidato l'arresto. Ora, l'uomo resterà nel carcere di Novara, in attesa del processo, in programma il prossimo 11 novembre.

g. c.

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