L'allarme era stato lanciato a giugno, ma trascorsa l'estate la situazione non è migliorata, anzi. Il Banco Alimentare del Piemonte denuncia un drammatico calo delle entrate di derrate nei suoi magazzini: da 2.592 a 1.370 tonnellate, meno 47,1% nel confronto con il 2023.
Collarino: "Svuotati i magazzini"
Se guardiamo i dati al mese di agosto, la situazione è migliorata in maniera davvero minima: gli approvvigionamenti sono passati dalle 6.766 tonnellate del 2023 alle 4.179 tonnellate di quest’anno, con una diminuzione del 38% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. "Non possiamo parlare di miglioramento, perché per mantenere un livello minimo di distribuzione alle persone indigenti abbiamo svuotato il nostro magazzino", dichiara da Moncalieri il presidente Salvatore Collarino, indicando come alcune file di bancali che in passato erano belle alte adesso sono ai livelli minimi.La ragioni di questa crisi sono dovute in particolare ai ritardi di approvvigionamento dei prodotti AGEA (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), finanziata dal FEAD (Fondo di aiuti europei agli indigenti), che hanno sono scesi dalle 3.820 tonnellate dei primi 8 mesi del 2023 alle 1.492 tonnellate dello stesso periodo del 2024, un calo del 60,9%; nei primi 4 mesi del 2024, il calo era del 61,8%: di fatto non è cambiato niente.
"A pagare sono le persone in difficoltà"
"A pagare il conto di questi ritardi - continua Collarino - che prescindono dalla nostra volontà e non sono risolvibili a livello locale, sono le persone in difficoltà, che stanno ricevendo buste della spesa molto più leggere. Continuiamo a distribuire poco più di 3 chili di alimenti per persona al mese, la metà rispetto ai 6 chili del 2023, solo perché stiamo dando fondo ai nostri magazzini e abbiamo attivato tutti i canali di approvvigionamento alternativi. Ma, se va avanti così, la situazione non può che peggiorare. Ci aspetta un triste Natale".Sono i numeri a fotografare un quadro veramente drammatico. Nei primi 8 mesi del 2024, in rapporto allo stesso periodo del 2023, la distribuzione totale da magazzino è diminuita del 32,9%, scendendo da 4.115 a 2.761 tonnellate; la distribuzione AGEA è calata del 38,4%, passando da 3.523 a 2.046 tonnellate. I dati della distribuzione sono in netto calo, ma meno drammatici rispetto a quelli delle entrate in magazzino proprio perché vengono utilizzate tutte le scorte disponibili.