Si apre sabato 28 settembre la decima edizione del Festival della Dignità Umana, la rassegna culturale di Novara, Arona e Borgomanero quest’anno dedicata alla memoria di Giannino Piana.
Il primo incontro è in programma alle 16.00 al teatro Nuovo di Borgomanero, per una lectio magistralis di Umberto Galimberti sul tema centrale del festival, “L’etica per il mondo che verrà”.
Nell’età della tecnica non comprendiamo più il mondo a partire da un senso ultimo. La storia non è più inscritta in un fine. L’unica etica possibile è quella che si fa carico della pura processualità: senza meta, come il percorso del viandante. L’etica del viandante si oppone all’etica antropologica del dominio della Terra. A differenza del viaggiatore, infatti, il viandante non ha meta: il suo percorso nomade, tutt’altro che un’anarchica erranza, si fa carico dell’assenza di uno scopo, percorre la terra senza possederla, perché sa che la vita appartiene alla natura.
Protagonista dell’incontro è Umberto Galimberti, tra i più influenti filosofi contemporanei. Esponente della psichiatria fenomenologica, ha condotto studi decisivi sul pensiero simbolico e quello logico-metafisico e razionale. È tra gli studiosi più illustri del filosofo esistenzialista Karl Jaspers. L'incontro al Festival della Dignità Umana è presentato da Enrico Ferrari, con letture finali di Lucilla Giagnoni da testi di Giannino Piana. Saluto iniziale di Luisella Ferrari.