Dopo la rottura con il Partito Democratico sul campo largo, il Movimento 5 Stelle ha scelto la coordinatrice regionale Sarah Disabato come candidata alla presidenza della Regione Piemonte.
Sanità e liste d'attesa
Disabato ha lanciato la sfida al centro destra attaccando direttamente il governatore Alberto Cirio e annunciando di puntare forte sui diritti, soprattutto quello alla salute: "Cirio - ha dichiarato - è in campagna elettorale da 5 anni ma non ha dato risposte ai cittadini, recupereremo il gap provocato dal malgoverno. Sulla sanità, il Piemonte è fanalino di coda a livello nazionale: sull'edilizia sanitaria si tagliano solo nastri senza garantire servizi pubblici, svendendo il patrimonio edilizio pubblico ai privati senza posare una pietra per i nuovi ospedali. Le liste d'attesa, inoltre, sono provocate dalla disorganizzazione e dalla superficialità di un governo che vive alla giornata; noi proporremmo un vero e proprio piano di rilancio del sistema sanitario regionale".
Priorità lavoro e studio
Attenzione è stata rivolta anche ai temi del lavoro e dello studio: "I lavoratori - ha proseguito - sono stati lasciati soli e abbandonati a fronte di aziende che delocalizzano e rinunciano alla responsabilità sociale: dobbiamo impegnarci sul sostegno al reddito e sul sostegno ai cassintegrati. Non è possibile, inoltre, che le borse di studio arrivino in ritardo e in modo contingentato".
Di Sabato e le Pari Opportunità: "Sì al registro delle coppie omogenitoriali"
Uno degli aspetti principali è sicuramente quello legato alle pari opportunità: "Porteremo in Regione - ha ancora aggiunto - il modello del registro delle coppie omogenitoriali. Il Piemonte sta prendendo una brutta piega attaccando la libertà e l'autodeterminazione delle donne contrastando il diritto all'aborto: noi aboliremo il fondo vita nascente perché considera la donna come oggetto per procreare, oltre a essere una marchetta per associazioni amiche". Altri punti toccati sono quelli dell'ambiente e della mobilità sostenibile".
Di Sabato: "Mettiamo al centro i programmi"
Disabato ha infine rimarcato la differenza del Movimento 5 Stelle rispetto ai contendenti, puntualizzando circa la mancata alleanza con il Partito Democratico: "Si tratta - ha aggiunto - di una candidatura identitaria, noi mettiamo al centro i programmi con una grande responsabilità e senso di appartenenza che sento di condividere con i miei compagni di squadra. L'accordo con il PD non è saltato per le inchieste giudiziarie, su cui Pentenero ha annunciato provvedimenti, ma perché hanno scelto una loro candidata e perché c'erano divergenze incolmabili sul partenariato pubblico privato nella sanità e sulla costruzione del nuovo ospedale alla Pellerina".
Appendino battezza Disabato: "Non molla mai"
"Sarah Disabato è la persona giusta perché non molla mai": a "battezzare" in questo modo la candidata del Movimento 5 Stelle alla guida del Piemonte è la deputata ed ex sindaca di Torino Chiara Appendino.
Appendino ha celebrato la coordinatrice e capogruppo regionale ribadendo la priorità della sanità: "È una donna tenace, conosce la macchina regionale e sa fare squadra, per cui si tratta di una candidatura naturale: adesso inizierà un percorso nuovo con grande entusiasmo, dobbiamo far sì che la sanità non sia un bene di lusso ma un diritto di tutti".
Appendino: "Il Piemonte ha bisogno di una guida"
La sfida agli avversari Cirio e Pentenero è diretta: "Il Piemonte - ha proseguito - ha bisogno di una guida nuova perché non sta bene: la povertà sta aumentando ed essere al fianco dei più fragili è la cosa giusta anche se non porta voti. Chi ha ridotto così la regione negli ultimi anni non può dare le risposte giuste ".