L'ospitata sanremese di John Travolta lascia uno strascico polemico che arriva fino al novarese. A Paruzzaro per l'esattezza, dove ha sede la U-Power di Franco Uzzeni. Non è solo il 'Ballo del qua qua' con Amadeus e Fiorello a far discutere, ma anche l'accusa di pubblicità occulta per le scarpe del marchio novarese. La polemica che accompagna la presenza di John Travolta a Sanremo è quella delle scarpe con cui l'attore è salito sul palco dell'Ariston. Un paio di sneaker bianche "accusate" di pubblicità occulta durante il festival.
"Nessun accordo commerciale con Travolta o società che lo rappresentano. Solo accordo editoriale - chiariscono nella conferenza stampa quotidiana dalla Rai -. C'è stato solo un rimborso spese basso, così come per Russell Crowe. Abbiamo commesso l'errore di non oscurare la scarpe, ma nessuna volontà di fare pubblicità".
"Pensare che la frase Dont' worry be happy sia stata detta per le scarpe di Travolta mi sembra Fantasanremo" aggiunge in conclusione Amadeus.
Si perchè Dont' worry be happy è lo slogan che campeggia sui social dell'azienda novarese di Uzzeni. E proprio sui social dal pomeriggio di ieri è stato un susseguirsi di stories dove si annunciava l'arrivo di U Power all'Ariston. Non è poi sfuggita la presenza di Franco Uzzeni in prima fila alla serata del Festival.
E proprio l'azienda travolta dalle polemiche nelle ultime ore ha rilasciato una dichiarazione all'Ansa: "In riferimento alla partecipazione di John Travolta al Festival di Sanremo, U-Power precisa che l'attore, come noto, è testimonial dell'azienda dall'estate del 2023. La partecipazione al Festival di Sanremo è frutto di un accordo tra la Rai e l'attore del quale U-Power non è in nessun modo parte in causa. In merito ai contenuti della performance, gli stessi sono un tema di esclusiva competenza della direzione artistica del festival di Sanremo".
Travolta, insieme a Gerard Butler, è stato protagonista di uno spot nel 2023, ma l'azienda novarese, che ha sedi anche in Francia e Tunisia, vanta altri due volti molto noti tra i suoi testimonial, come Diletta Leotta e Charles Leclerc.
Intanto sul caso è intervenuto anche il Codacons che ha presentato oggi un esposto ad Agcom e Antitrust affinché aprano una formale indagine sul caso delle scarpe in questione.