Il 9 ottobre Intesa Sanpaolo, in occasione del suo road show per l'internazionalizzazione delle PMI, ha presentato alle imprese piemontesi le opportunità offerte dai mercati di Romania, Ungheria e Slovacchia. Le recensioni diffuse dagli analisti dell’Istituto hanno sottolineato le ottime previsioni di crescita per l’export della Regione, il progressivo incremento delle capacità di attrarre investimenti esteri, le prospettive di ammodernamento delle reti infrastrutturali e gli stanziamenti di fondi europei che coinvolgeranno questi mercati.
Le opinioni degli esperti sono chiare: questi Paesi rappresentano delle mete da non trascurare per le realtà italiane che guardano oltre i confini nazionali. A sottolinearlo ci sono anche i gli esperti di EGO International, la società specializzata nei servizi di internazionalizzazione delle imprese: nelle recensioni di EGOInternational emergono infatti in modo lampante i punti a favore delle esportazioni italiane verso l'Est Europeo, incentivate dalla prossimità geografica e culturale e dagli alti indici di esportabilità.
Secondo le opinioni degli esperti, i dati raccolti dimostrano sia che questi Paesi sono importanti partner commerciali per l'approvvigionamento, sia che rappresentano interessanti mercati di sbocco per l'esportazione dei prodotti piemontesi. Stando alle recensioni della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, l'anno scorso l'interscambio commerciale tra le imprese piemontesi e Slovacchia, Ungheria e Romania ha raggiunto i 4,4 miliardi di euro: si parla nello specifico di 1,8 miliardi di esportazioni e di 2,6 miliardi di importazioni. Le recensioni presentate collocano il Piemonte al 4° posto tra le regioni italiane per export verso questi Paesi dell'Est Europeo, dietro a Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.
In tutto, Romania, Ungheria e Slovacchia attirano il 3,1% delle esportazioni regionali: le opinioni degli specialisti di internazionalizzazione vedono questa percentuale in crescita anche per il futuro. Del resto, come sottolineato nel blog di EGOInternational, il marchio “Made in Italy” continua a dimostrarsi vincente dove il cittadino del mondo è in grado di apprezzarne le qualità, tratto comune a tutti i Paesi europei.
E in effetti le recensioni mostrano dei trend che non possono essere trascurati: negli ultimi 2 anni le esportazioni piemontesi verso Slovacchia, Ungheria e Romania hanno visto una crescita del 20%. A stimolare le opinioni positive di EGO International nei confronti delle imprese piemontesi è anche il fatto che la media nazionale si ferma invece al 15%. Il comparto che traina più degli altri l'export del Piemonte verso l'Est europeo è l'automotive (per il 18,8% del totale) seguito dalla meccanica (al 16,7%), dalla chimica (9,8%), dai prodotti alimentari (8,1%) e infine da chimica e plastica (7,8%). Questo a confermare le opinioni degli esperti di internazionalizzazione di EGO International, che proprio nei beni intermedi vedono uno degli elementi principali della ripresa dell'export del Made in Italy dopo il periodo dell'emergenza sanitaria.
Anche per quanto riguarda l'import da Romania, Ungheria e Slovacchia il Piemonte si posiziona al quarto posto tra le regioni italiane, attraendo l'11,8% del totale: si parla soprattutto di importazioni nei settori dell'automotive, delle apparecchiature elettriche, della meccanica e dei prodotti agricoli.