Un anno e un mese di condanna, con pena sospesa, per l’ex deputato di Forza Italia Diego Sozzani, attualmente coordinatore provinciale di Forza Italia a Novara e consigliere del ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo. È la pena stabilita dal Tribunale di Milano in merito alla posizione del politico e imprenditore novarese accusato di due presunti episodi di corruzione e di finanziamento illecito nell’ambito dell’inchiesta “Mensa dei Poveri” della Dda di Milano su un presunto giro di tangenti, appalti truccati, nomine e finanziamenti illeciti tra le province di Milano, Varese e Novara.
I giudici hanno assolto Sozzani da un caso di corruzione mentre lo hanno riconosciuto colpevole, insieme all’accusa di finanziamento illecito, per un secondo caso, riqualificando il fatto in corruzione di persona incaricata di pubblico servizio. Per la sola presunta corruzione gli stessi pm avevano chiesto l’assoluzione.
Condannata a 4 anni e 2 mesi l’eurodeputata forzista Lara Comi, una dei principali imputati del processo. L’operazione «Mensa dei poveri» risale al 2019 e ha coinvolto una settantina di imputati. Solo una dozzina quelli ora condannati. Assolti, tra gli imputati principali, gli ex consiglieri regionali della Lombardia Fabio Altitonante, oggi sindaco di Montorio al Vomano (Teramo) e Angelo Palumbo, l’ex assessore comunale Milano Pietro Tatarella e un’altra cinquantina di imputati nel processo.
In sostanza, i giudici della sesta sezione penale, presieduti da Paolo Guidi, hanno ritenuto insussistente la maggior parte dell’impianto accusatorio sostenuto dai pm della Dda milanese.