Un progetto per il contrasto alla violenza di genere, in particolare alla violenza sulle donne, che attraverso lo spettacolo VOLO – Il primo passo è staccarsi di e con Francesca Brizzolara della Compagnia Tecnologia Filosofica di Torino, si pone l'obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza e informare sulle ragnatele sociali e culturali nelle quali spesso rimangono intrappolate molte vittime di violenza.
Il Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-23 del Dipartimento delle Pari Opportunità in analogia con la Convenzione di Istambul, definisce chiaramente l'importanza della prevenzione, informazione ed educazione degli operatori e della popolazione per il contrasto alla violenza. Per questo il progetto VOLO – Centri antiviolenza offrirà quattro repliche dello spettacolo corredate da incontri informativi, di preparazione alle tematiche proposte e dibattiti conclusivi con interventi di Amnesty International, e ha voluto creare una rete tra i Centri Antiviolenza CAV dell'Area Nord Novarese (principale attore l'Impresa Sociale Irene SC di Borgomanero), il Centro Antiviolenza VCO, gli enti di formazione (Istituto En.A.I.P. Piemonte nella sede di Domodossola), il Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali dell'Ossola, la CGIL Novara VCO e il suo Coordinamento Donne SPI, Liberazione e Speranza Società Cooperativa e l’ANPI provinciale di Novara.
Gli spazi scelti per le presentazioni sono solitamente deputati ad accogliere vittime di violenza, persone in situazione di disagio sociale, giovani studenti, e si prestano ad ospitare il progetto aprendosi a tutta la cittadinanza e mettendo a disposizione operatori ed esperti che forniranno informazioni sulle varie attività specifiche e interverranno in sede di confronto e dibattito. Primi due appuntamenti in provincia di Novara il 16 settembre alle ore 21 presso la Guest House San Giulio di San Maurizio d'Opaglio e il 17 settembre alle ore 17 presso Casa Irene a Borgomanero, per poi proseguire a Domodossola (VCO) il 25 e 26 ottobre presso il Teatro Collegio Rosmini con una replica in serale (ore 21) aperta a tutto il pubblico e una matinée (ore 10.30) volutamente destinata agli studenti di En.A.I.P. e alle scuole del territorio.
Lo spettacolo VOLO, di e con Francesca Brizzolara e il disegno luci di Agostino Nardella, produzione Tecnologia Filosofica e Morenica Cantiere Canavesano, che ha debuttato nel 2019 col sostegno della Regione Piemonte e TAP Torino Arti Performative, parla di una libertà conquistata passo dopo passo da un’eroina dei nostri giorni che riesce a staccarsi da una relazione pericolosa e invivibile, per ricominciare a volare. Nel 2022 lo spettacolo è stato premiato dal Milano Off Fringe Festival ed ha recentemente ottenuto l'importante patrocinio di Amnesty International con una motivazione che sottolinea proprio l'importanza di “costruire reti di sostegno accessibili ed efficaci per chi fugge o vorrebbe fuggire dalla violenza domestica”.
Il progetto, nato grazie alle numerose collaborazioni citate, è stato riconosciuto e sostenuto grazie al bando Life is Live di Smart e Fondazione Cariplo, indetto con l'obiettivo di incrementare le occasioni di partecipazione e fruizione culturale, favorire le connessioni e le sinergie tra soggetti di ambiti e settori diversi, e promuovere la ripresa delle diverse forme di arte e cultura dal vivo, dopo i due anni di pandemia.
Gli eventi hanno partecipazione libera e gratuita e saranno documentati da materiale video con riprese e montaggio a cura di Valentina Corrado, con l’intento anche di raccogliere impressioni, interventi e testimonianze da parte degli attori coinvolti nel progetto e di tutto il pubblico partecipante.
Il progetto VOLO – Centri Antiviolenza (approfondimento)
La violenza di genere, in particolare quella sulle donne, è un problema culturale che riguarda tutti e che si è aggravato negli ultimi anni, in coincidenza con i numerosi lockdown disposti per contenere i contagi da Co-vid19. La pandemia e le misure adottate per il contenimento della sua diffusione hanno determinato conseguenze socio-economiche che hanno amplificato gli stereotipi e le disuguaglianze di genere, accentuando il rischio di comportamenti violenti contro le donne, sopratutto a livello domestico e aumentando di conseguenza anche l’incidenza della violenza assistita (Indagine ISTAT e Dipartimento Pari Opportunità – 24/11/2021). In questo contesto lo spettacolo “VOLO_il primo passo è staccarsi” della Compagnia Tecnologia Filosofica (scritto e diretto da Francesca Brizzolara) propone un vero e proprio paradigma di quello che accade a una donna vittima di violenza, dando voce e corpo al percorso emotivo che la donna si trova ad affrontare prima, durante e dopo aver deciso di “staccarsi” dalla situazione che la fa soffrire, ma che la tiene ancorata come una calamita. Quello che descrive queste situazioni è un copione che si ripete sempre uguale, un copione che è difficile scardinare e che vede due protagonisti in azione: chi agisce il maltrattamento e chi lo subisce, entrambi pienamente responsabili del pericoloso incastro di coppia che si trovano a vivere. Dove c'è una vittima c'è sempre un carnefice ma il carnefice esiste in relazione alla vittima. Un passo importante sta quindi nell’assunzione di responsabilità anche da parte della vittima, che riconosce la propria difficoltà e decide di smarcarsi dalla dipendenza affettiva che la tiene prigioniera, affrontando un cambiamento profondo che parte prima di tutto da sé stessa. Pregnante la testimonianza dell’attrice che ha vissuto l’esperienza in prima persona e può portare una prova concreta umana oltre che artistica, a corollario dello spettacolo.
Il linguaggio scelto unisce più discipline: il teatro di parola, la danza, la musica e il teatro d’object. Molto forte è l’elemento figurativo, caratterizzato dalla presenza di un pavimento ricoperto di foglie secche che accompagnano fisicamente ogni azione e diventano metafora del rinnovamento: la donna si disegna gli spazi del proprio labirinto, in una sorta di Dogville d’appartamento che muta con il racconto di sé, capace di segnare conquiste e perdite.
Il progetto prevede la presentazione di quattro repliche dello spettacolo in tre strutture che hanno una funzione ben precisa nell’iter proposto dai CAV: accoglienza e supporto (Casa Irene a Borgomanero), formazione professionale (Istituto En.A.I.P. a Domodossola) e reinserimento lavorativo (Guest House a San Maurizio d’Opaglio) con un calendario organizzato proprio in base al tipo di location e al targhet di pubblico previsto: 16 settembre Guest House h 21 (all’aperto) - 17 settembre Casa Irene h 17 (all’aperto) - 25 ottobre En.a.i.p. Piemonte h 21 Teatro con replica aperta a tutto il pubblico, 26 ottobre En.a.i.p. Piemonte h 11 Teatro, replica riservata agli studenti dell'Istituto e del territorio. Le repliche saranno accompagnate da incontri di preparazione con operatori, esperti e docenti e da dibattiti conclusivi con interventi di Amnesty International, con la presenza di Francesco Sorbello Referente Campagne Amnesty International per la Circoscrizione Piemonte e Valle d'Aosta, Emilia Sannino Referente Nazionale Coordinamento Donne di Amnesty, e Patrizia Martini Responsabile Coordinamento Donne SPI CGIL NOVARA VCO e attivista Amnesty International.
Gli eventi saranno funzionali anche alla presentazione delle strutture ospitanti e delle reti antiviolenza di cui fanno parte, con stand allestiti per la distribuzione di materiale informativo e contatti degli sportelli.
Gli spazi sono stati scelti in collaborazione con i responsabili dei Centri Antiviolenza del Piemonte Nord Orientale (CAV Area Nord Novarese e CAV VCO) che hanno accolto con entusiasmo la proposta di spettacolo che risulta essere complementare e arricchente rispetto alle attività di contrasto alla violenza di genere già in atto:
- Casa Irene a Borgomanero è una comunità mamma-bambino che si occupa di sostegno alla maternità di donne fragili dal punto di vista genitoriale, al fine di promuovere il benessere di mamma e bambini/e. Molte delle donne inserite hanno vissuto situazioni di violenza domestica. L’équipe di lavoro è formata da educatrici e una psicologa che coprono 24h/7giorni la struttura, rendendo operativi progetti di sostegno, recupero e reinserimento sociale per le mamme e il/le loro figli/e, in stretta collaborazione con i servizi sociali e i CAV di provenienza.
- Guest House San Giulio a San Maurizio d’Opaglio propone un inserimento lavorativo protetto nell’ambito del turismo e della ristorazione per le donne seguite a diverso titolo da Irene SC Impresa Sociale. Le lavoratrici, accompagnate da un tutor, acquisiscono competenze specifiche e trasversali spendibili poi nel mondo del lavoro. Nell’esperienza educativa, è evidenziato come momento fondamentale la ricerca di un’occupazione che possa rappresentare, nel per-corso di accompagnamento all’autonomia della donna/madre, un passaggio significativo non solo dal punto di vista economico ma anche identitario. Il progetto declina le sue finalità rispetto a tre macro aree di intervento: offrire alla donna in condizione di fragilità un’esperienza lavorativa in ambiente protetto, caratterizzato da un forte impegno relazionale, favorendo l’integrazione sociale attraverso l’inserimento nel mondo del lavoro; offrire al cliente della guest house un servizio di accoglienza che rispecchi professionalmente uno standard medio-alto, con il valore aggiunto di poter sperimentare le relazioni con le donne e gli operatori che gestiscono la struttura; offrire al territorio un’esperienza di “turismo etico”, andando ad accrescere il già ricco panorama di realtà ricettive. Questi due spazi sono gestiti da Irene Sc Impresa Sociale, titolare dal 2022 del progetto Centro An-violenza Area Nord Novarese cui afferiscono 52 Comuni del territorio. Coordina gli sportelli territoriali e si occupa delle tre funzioni fondamentali del CAV: intervento in emergenza h24, consulenza alle donne (psicologiche, educative, legali), promozione della cultura di parità di genere.
- L’Istituto En.A.I.P. Domodossola, è una scuola secondaria di secondo grado a indirizzo professionale che collabora da tempo con il Centro Anti Violenza del VCO (di cui è capofila il CISS Ossola - Consorzio Intercomunale Servizi Sociali dell'Ossola) per progetti volti all’integrazione delle donne vittime di violenza e allo sviluppo della loro autonomia. Molto sensibile alla tematica, metterà a disposizione il vecchio teatro di 200 posti sito nella struttura dell’Ordine dei Rosminiani per la repliche aperte alla cittadinanza e agli studenti.
Calendario e location degli eventi
Sabato 16 settembre ore 21
Guest House San Giulio
Via al Porto n. 3, Frazione Lagna
San Maurizio d'Opaglio (NO)
(in caso di maltempo è prevista una sede alternativa)
Domenica 17 settembre h 17
Casa Irene
Via Gozzano snc
Borgomanero (No)
(in caso di maltempo Salone "Ercolina Gibin" Camera del Lavoro di Borgomanero
via Torrione 32- Borgomanero)
Mercoledì 25 ottobre h 21 (replica aperta a tutto il pubblico)
Giovedì 26 ottobre h 10.30 (matinée riservata agli studenti)
Teatro Collegio Rosmini
Via Rosmini n. 24
Domodossola (VCO)