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Economia | 10 settembre 2023, 10:00

Futuro del lavoro e dell'istruzione, Ravanelli: “Istruzione tecnica e lean management grandi opportunità”

“L’equilibrio fra competenze umanistiche e tecniche, permetterà di affrontare la crescente digitalizzazione dell’industria e della società in genere, promuovendo la crescita economica”.

Futuro del lavoro e dell'istruzione, Ravanelli: “Istruzione tecnica e lean management grandi opportunità”

Nell'attuale panorama lavorativo in costante evoluzione, la consapevolezza delle proprie inclinazioni e il perseguimento delle passioni personali sono aspetti di cruciale importanza, ma occorre considerare gli sviluppi sul futuro lavorativo: “La scuola odierna, a livello culturale e sociale, è suddivisa per diversi gradi di inclinazione allo studio, da parte dei ragazzi; ciò non rappresenta una scelta sostenibile!” Afferma Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte.

Lo scenario italiano richiede un’inversione di mentalità e un’apertura alla comprensione del mondo del lavoro, che non è sempre legato a confini geografici; occorre più consapevolezza: “Un esempio significativo è rappresentato dall’archeologia: è importante seguire le proprie inclinazioni, ma per fare l’archeologo occorre tenere in conto che probabilmente si dovrà andare in Turchia o in Egitto, ad esempio. Il nostro retaggio culturale porta a non conoscere queste implicazioni e spinge maggiormente verso le facoltà umanistiche, rispetto a quelle tecniche; occorre valutare obiettivamente il mercato del lavoro e promuovere il giusto equilibrio fra campo umanistico e scientifico. L’istruzione tecnica e il lean management rappresentano grandi opportunità ed è per questo che stiamo realizzando corsi appositi sul territorio.

Il ruolo delle Academy emerge come un importante collegamento tra l'istruzione e il mondo del lavoro. Ravanelli sottolinea come queste strutture rappresentino il ponte tra il percorso educativo e le esigenze delle industrie, nell'ottica di una crescita economica.

L’Italia ospita una vasta economia industriale e paradossalmente, rispetto alla Germania, che ospita oltre mezzo milione di studenti ITS, ne conta meno di 20mila: “Stiamo muovendo importanti passi per una diffusione culturale tecnica, promuovendo la diffusione di conoscenze attuali e rilevanti tra gli studenti. L’equilibrio fra competenze umanistiche e tecniche, permetterà di affrontare la crescente digitalizzazione dell’industria e della società in genere”.

Giacomo Chiarini

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