"Le discussioni interne al Centrodestra sul blocco dei veicoli diesel Euro 5 sono una pagliacciata. Dopo l'annuncio della misura da parte della Giunta Cirio e le successive polemiche targate Lega, con la maggioranza totalmente in frantumi, anche il Governo nazionale ha chiesto alla Regione di rivalutare le limitazioni alla circolazione. Al momento, nonostante le tante parole, è un nulla di fatto", attaccano la capogruppo del M5S Sarah Disabato e i consiglieri regionali Sean Sacco e Ivano Martinetti.
"Ma lo stop potrebbe arrivare nelle prossime ore. Governo e Regione dovranno giustificare all’Europa il posticipo del blocco degli Euro 5 e, secondo fonti giornalistiche, potrebbero farlo rivendicando i miglioramenti della qualità dell'aria ottenuti con il Superbonus. Il Centrodestra, folgorato sulla via di Damasco, ha scoperto oggi che la tutela dell’ambiente e la transizione ecologica passano dai grandi investimenti per le famiglie. Bene che venga certificata l’efficacia del Superbonus, che eviterà ai cittadini di pagare a caro prezzo l’immobilismo del Governo e della Giunta, ma per coerenza bisognerebbe ripristinare una misura così importante, unita agli investimenti sul trasporto pubblico locale e ad ecoincentivi per sostituire la propria auto", proseguono i consiglieri pentastellati.
"Come sempre, invece, la cifra di questa Giunta è quella dell'improvvisazione. Delle misure spot invece che di quelle strutturali. Il blocco della circolazione non rappresenta una svolta ambientalista da parte della Giunta, ma un mezzo per mettersi al riparo da possibili inchieste giudiziarie. Altrimenti in questi anni non avremmo assistito al via libera indiscriminato alla cementificazione, alle minacce di revocare fondi all’ex giunta di Torino per bloccare la nuova ZTL, alle ripetute concessioni ai cacciatori, alle deroghe alla pratica devastante dell’Eliski in montagna. Senza dimenticare l'aumento spropositato dei costi dei biglietti di bus e treni. Improvvisando non si va da nessuna parte, i disastri commessi da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia non devono ricadere sulle spalle dei piemontesi", concludono gli esponenti del M5S.